A febbraio i fondi comuni e le gestioni di portafoglio segnano un nuovo record per la raccolta dell’industria con flussi che sfiorano i 12 miliardi di euro (per trovare numeri simili è necessario risalire fino al ’98).
Il patrimonio del settore, sostenuto dalle nuove sottoscrizioni e dall’effetto performance, segna, anch’esso, un nuovo primato a quota 1.362 miliardi di euro. Il 55% delle masse, pari a oltre 746 miliardi di euro, è investito nelle gestioni di portafoglio. Mentre il restante 45% (più di 616 mld) è consegnato alle gestioni collettive, tra le quali dominano i fondi comuni aperti con 574 miliardi di euro.
I fondi comuni, si legge in una nota, raccolgono 6,4 miliardi di euro. A guidare la classifica delle preferenze dei risparmiatori ci sono i prodotti flessibili (4,3mld), gli obbligazionari (+1,6mld), gli azionari (+1,1mld) e i bilanciati (+205mln).
I fondi di diritto estero archiviano il mese con una raccolta di 4,5 miliardi. Ai prodotti domestici vanno invece 1,9 miliardi di euro.
Nell’ambito delle gestioni di portafoglio (+5,4mld) i mandati istituzionali raccolgono 4,8 miliardi di euro. I restanti 500 milioni confluiscono nelle casse delle gestioni retail.