Nel mese di novembre la nuova produzione vita raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari, secondo una
prima stima dell’ANIA, a € 5,0 mld, il 16,6% in più rispetto allo stesso mese del 2012; da inizio anno i nuovi premi emessi hanno raggiunto € 57,1 mld, in aumento del 29,7% rispetto all’analogo periodo dell’anno
precedente. Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle imprese U.E., pari a € 469 mln, pressoché dimezzati rispetto a quelli raccolti nel mese di novembre 2012, i nuovi affari vita complessivi
sono stati pari a € 5,4 mld (+5,3% rispetto allo stesso mese del 2012), mentre da gennaio hanno raggiunto € 68,0 mld, in aumento del 31,2%.
Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di novembre i premi afferenti a nuove polizze di ramo I hanno continuato a registrare, seppur con variazioni più contenute rispetto ai quattro mesi precedenti, una crescita del 29,8% rispetto allo stesso mese del 2012, a fronte di un ammontare premi pari a 4,0 mld, l’80% dell’intera nuova produzione emessa. Positiva, dopo il lieve calo registrato nel mese di ottobre, è risultata anche la raccolta premi di polizze di ramo V con un volume di nuovi affari pari a € 106 mln (il 2% dell’intera nuova raccolta), in aumento del 15,1% rispetto a novembre 2012. La restante quota (18%) della nuova produzione vita è rappresentata dalle polizze “linked” (ramo III) che nel mese di
novembre sono tornate a registrare, dopo la raccolta di ottobre pressoché stazionaria, un andamento negativo (-19,8%) rispetto allo stesso mese del 2012, a fronte di un ammontare premi pari a € 872
mln; la mancata emissione di nuove polizze index ha gravato sulla raccolta già in calo di nuovi premi relativi a polizze unit. I contributi relativi a nuove adesioni individuali a forme previdenziali, pari a € 110 mln, sono risultati in lieve aumento del 2,1% rispetto a novembre 2012.
Si evidenzia, inoltre, che l’80% delle imprese del campione statisticato, rappresentative dell’80% del mercato in termini di premi, ha registrato da inizio anno una raccolta superiore all’analogo periodo del 2012 e che il 54% delle imprese (per una quota premi pari al 31%) ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media registrata da tutte le imprese italiane ed extra-U.E. (+29,7%).
Da gennaio la modalità di versamento a premio unico costituisce la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 94% del totale in termini di premi; calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi
unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – l’incremento del volume premi da inizio anno diminuirebbe dal 29,7% al 25,6%.