La compagnia assicurativa che offre prodotti di copertura per le carte di credito CPP ha rivelato di aver messo da parte 55,8 milioni di sterline per pagare i risarcimenti relativi ai casi di mis-selling in cui era stata coinvolta.
CPP ha confermato di aver dovuto fornire ulteriori 1,8 milioni di sterline per coprire i costi relativi alla vendita fraudolenta di prodotti relativi al furto di identità e di protezione della carta di credito (si veda il nostro articolo https://www.assinews.it/articolo.aspx?art_id=18430).
E Brent Escott, chief executive officer, ha commentato: “La nostra priorità immediata è il rafforzamento del gruppo.
Stiamo lavorando per ricostruire la reputazione di CPP e per riposizionare il nostro modello di business per fornire stabilità a più lungo termine, continuando i miglioramenti richiesti per operare in un contesto regolare e per creare una proposta d’affari sostenibile a lungo termine”.
In agosto la Financial Conduct Authority (l’Authority britannica) ha confermato di aver raggiunto un accordo riguardante i clienti con CPP e altre 13 banche e compagnie assicurative.
Alo stato attuale, la FCA ritiene che il risarcimento potrebbe raggiungere 1,3 miliardi di sterline.