Nel 2012 frenano le denunce di malattia professionale. Dopo molti anni di costante aumento del fenomeno
(l’ultima variazione negativa rispetto all’anno precedente risale al 2003) si registra un calo delle segnalazioni: -1,6% (oltre 700 denunce in meno), da 46.756 casi del 2011 a 46.005 nel 2012 (rilevazione per anno di
manifestazione). La riduzione percentuale non è forse particolarmente rilevante e il numero permane ben al di sopra delle denunce dell’anno 2010 e precedenti, ma va considerato che tale risultato arriva dopo tre anni di aumenti record (+9,9% 2011-2010, +21,7% 2010-2009 e +16,0% 2009-2008) e rappresenta quindi, quanto meno nel 2012, un’inversione di tendenza. Il calo è generalizzato ma più significativo in termini percentuali (-2,8%) in Agricoltura che nell’Industria e servizi (-1,3%). La diminuzione ha riguardato quasi tutte le patologie, ma non quelle osteo-articolari e muscolo-tendinee (protagoniste del boom di denunce di questi anni) che continuano a crescere anche nel 2012, incrementando la loro quota sul fenomeno dal 66% del 2011 al 69% (era il 44% nel 2008). La diminuzione è stata più sensibile per le donne (-2,4%), rappresentanti circa il 30% dei casi, che per gli uomini (-1,3%) e concentrata al Mezzogiorno e al Nord-Ovest (in aumento invece al Nord-Est e al Centro).
Fonte: INAIL