Di Gigi Giudice
Alcuni dei maggiori protagonisti del mondo assicurativo si sono confrontati il 27 settembre a Milano nel corso della dodicesima edizione dell’Insurance Day organizzato da MF-Milano Finanza in collaborazione con Accenture.
L’Osservatorio Insurance 2020 di Accenture, ha messo a punto un modello previsionale di stima del conto economico, dello stato patrimoniale e dei principali indicatori di bilancio del settore assicurativo italiano.
“Puntare sulla leva della crescita, mantenendo inalterati i costi, significherebbe più che raddoppiare i premi per raggiungere – nel 2020 – un ROE che l’Osservatorio ha stimato al 13 per cento – ha detto Daniele Presutti, Managing Director Insurance Lead Accenture Igem – così come una esclusiva focalizzazione sull’efficienza, mantenendo costante o inerziale la crescita, renderebbe necessaria una riduzione dei costi operativi del 40-50%. Crescere nella raccolta, mantenere una forte disciplina operativa sul fronte dei costi, gestire attivamente il capitale, puntando su prodotti a minore assorbimento di capitale e su un asset allocation in grado di ridurre la dipendenza dal debito sovrano sono le azioni prioritarie da mettere in atto per il settore assicurativo”.
L’orientamento del modello di business verso la “customer centricity” è considerato dalla maggior parte delle Compagnie come la chiave strategica verso il cambiamento. Il 78% delle Compagnie intervistate in una recente ricerca di Accenture condotta a livello internazionale ha infatti dichiarato che sosterrà investimenti crescenti nella trasformazione digitale nei prossimi tre anni. Mediamente per 50 milioni di euro, focalizzando le iniziative sul potenziamento delle interazioni multicanale, sullo sviluppo della “vista cliente a 360°” e sulla digitalizzazione dei processi.
Secondo l’indagine, la totalità delle compagnie Italiane intervistate hanno posto la centralità del cliente tra i loro imperativi strategici. Confermando che la sfida del prossimo futuro sarà la piena realizzazione di un percorso di profonda trasformazione del settore, oggi appena cominciata.
Centralità del cliente che per Ennio Doris, presidente di Banca Mediolanum, si persegue sia adeguandosi al linguaggio digitale delle nuove generazioni che continuando a puntare sul ruolo di consulenti per fornire al cliente soluzioni ai problemi complessi.
Per Gian Emilio Osculati, amministratore delegato di Intesa San Paolo Vita, occorre puntare un linguaggio semplice e comprensibile a tutti, offrendo prodotti semplici. Attraverso la chiarezza si ottiene un taglio netto dei possibili reclami dei clienti.
George Sartorel, amministratore delegato di Allianz Italia, noto per essere un po’ il profeta della digitalizzazione, forte dei risultati raggiunti ha avuto gioco facile nel dichiarare che il mondo è ormai “digital”, che la situazione economica difficile accelera l’affermazione dell’innovazione tecnologica. Ma soprattutto che il modello attuale di business assicurativo è inadeguato.
Per Giovanni Mazzucchelli, amministratore delegato di Cattolica Assicurazioni, occorre certamente ripensare il modello, coinvolgendo ancora più strettamente il network agenziale e puntando a venire incontro alle esigenze della clientela con il tenere aperti gli uffici della compagnia sull’esempio di quanto stanno facendo alcuni istituti bancari.
Giovanni Giuliani, head of group strategy e business development delle Generali, ha esposto una serie di esempi di messa in pratica della “centralità del cliente” all’interno del gruppo del Leone in diversi paesi.
Giuseppe Dosi, presidente di Quixa, la compagnia diretta del gruppo Axa, ha evidenziato – in una compagnia già innovativa in quanto operante solo via web – l’adeguamento alle esigenze del cliente attraverso l’utilizzo di un consulente “dedicato”.
A rendere pressante l’utilizzo del web e del digitale ha portato argomenti Riccardo Cesari, consigliere dell’Ivass.
Vedi le norme introdotte dall’Istituto di vigilanza, come l’obbligo – da novembre – della messa online delle polizze del singolo cliente. Area riservata che consentirà di verificare la situazione delle polizze e anche il relativo pagamento online.
Dario Focarelli, direttore generale dell’Ania, confermato come l’andamento del settore sia in lieve miglioramento, ha accennato ai tavoli sui quali insiste l’agenda politica dell’Associazione. Partendo dalla Rca, passando dalla sanità alle catastrofi naturali e sottolineando l’incongruità da parte del governo di tagliare gli incentivi fiscali agli italiani previdenti che hanno sottoscritto polizze vita. Un atteggiamento schizofrenico, come se assicurarsi sulla vita risulti “cosa da ricchi”. Cosa che non è.
Focarelli ha chiesto al Governo un passo indietro su una decisione di tale portata. In presenza di Simona Vicari, sottosegretario del ministero dello Sviluppo economico, la quale ha incassato i rilievi del direttore dell’Associazione fra le Imprese assicuratrici e rilanciato con l’elenco dei provvedimenti e sulle nuove regole mirate a ridurre i prezzi delle polizze rc auto e le frodi.
NOTA: Il prossimo numero di “Assinews” dedicherà un articolo con un più ampio dettaglio degli interventi dell’Insurance Day.