HDI Assicurazioni ha chiuso il primo semestre 2013 con un risultato netto positivo di 16,91 milioni rispetto ai 15,14 mln del 1° semestre 2012, di cui 5,13 milioni relativi ai rami danni (1° semestre 2012 = 5,91) e 11,78 relativi ai rami vita (1° semestre 2012 = 9,23).
Negli esercizi precedenti HDI Assicurazioni S.p.A. non si è avvalsa dei Regolamenti ISVAP n. 28 e n. 43 e anche la relazione semestrale al 30/06/2013, con riferimento alla valutazione degli elementi dell’attivo non destinati a permanere durevolmente nel patrimonio dell’impresa, è stata redatta senza usufruire dei benefici previsti dal Regolamento n. 43.
Il risultato ante imposte migliora rispetto al primo semestre dell’anno precedente di 2,57 milioni, passando da 23,27 milioni a 25,84 milioni.
Il patrimonio netto ammonta a 179,11 milioni e rispetto al 31 dicembre 2012 si incrementa di 10,91 milioni; in particolare aumenta di 16,91 milioni a seguito della registrazione dell’utile del primo semestre 2013 e diminuisce di 6,00 milioni per la distribuzione del dividendo deliberata dall’assemblea degli azionisti in data 30 aprile 2013 in sede di approvazione del bilancio 2012.
La raccolta premi del lavoro diretto è pari a 340,41 milioni e rispetto ai 291,36 milioni relativi allo stesso periodo dell’anno precedente registra un incremento di 49,06 milioni (+16,8%). In particolare i premi emessi dei rami vita aumentano del 34,6%, passando da 123,90 milioni del primo semestre 2012 a 166,75 milioni del primo semestre 2013, mentre i premi emessi dei rami danni aumentano del 3,1%, passando da 167,46 milioni del primo semestre 2012 a 173,67 milioni del primo semestre 2013.
L’andamento tecnico mostra un lieve peggioramento del rapporto sinistri a premi che aumenta dal 70,75% del primo semestre 2012 al 74,14% del primo semestre 2013 con riferimento ai sinistri dell’esercizio e dal 72,57% al 72,76% con riferimento al totale sinistri. Il rapporto tra spese di gestione e premi di competenza decresce dal 26,15% del 2012 al 25,56% del 2013, con un combined ratio che decresce dal 98,72% del 2012 al 98,32% del 2013.
Le spese di gestione lorde del lavoro diretto ammontano a 51,26 milioni, con un incremento dell’1,4% rispetto ai 50,54 milioni del primo semestre 2012. L’incidenza sui premi emessi del lavoro diretto è pari al 15,1%, in diminuzione rispetto al 17,3% dell’esercizio precedente. In particolare l’incidenza cala di 2,3 punti percentuali nei rami vita, passando dal 7,1% al 4,8%, mentre rimane stabile nei rami danni, attestandosi al 24,9%.
Gli investimenti ammontano a 1.954,56 milioni e rispetto ai 1.925,49 milioni iscritti a bilancio 2012 si incrementano nel primo semestre di 29,07 milioni. Gli investimenti di classe D, cioè quelli a beneficio degli assicurati vita che ne sopportano il rischio, ammontano a 103,95 milioni, contro 92,09 milioni del bilancio 2012, con un incremento di 10,86 milioni, mentre gli investimenti di classe C ammontano a 1.851,61 milioni e si incrementano di 18,22 milioni rispetto ai 1.833,39 milioni del bilancio 2012.
I proventi finanziari netti ammontano a 46,70 milioni, di cui 35,50 milioni vita e 11,20 milioni danni, e si incrementano di 2,01 milioni rispetto ai 44,69 milioni, di cui 30,09 milioni vita e 14,60 milioni danni, registrati al 30 giugno 2012. In particolare l’utile degli investimenti è pari a 43,28 milioni, di cui 33,38 milioni vita e 9,90 milioni danni, mentre i proventi straordinari netti ammontano a 3,42 milioni, di cui 2,12 milioni vita e 1,30 milioni danni.