«Non vi attendete grandi cambiamenti: non abbiamo alcuna ragione di modificare sostanzialmente la nostra tabella di marcia». Così ha esordito il ceo di Scor Denis Kessler, introducendo agli investitori e analisti il nuovo piano strategicoOptimal Dynamics.

Di questo piano Denis Kessler ha rivelato i dettagli in un’intervista a l’Argus de l’assurance di questa settimana.

I due grandi obiettivi del gruppo per il 2013-2016 rientrano in quanto già previsto in generale nel precedente piano strategico : raggiungere un ROE superiore di 1.000 punti di base del tasso risk free a tre mesi  per tutto il ciclo e mantenere un margine di solvibilità ottimale compreso tra 185% e 220% del capitale richiesto da Solvency 2.

Nel precedente piano il gruppo puntava su un ROE medio superiore di 932 punti e attualmente ha un indice di solvibilità del 221%.

Kessler punta parallelamente ad un rafforzamento della posizione concorrenziale, citando una crescita media annua del 12,3% sul periodo 2010-2012, mentre i concorrenti sono cresciuti in media del 5,4 per anno. Il gruppo dovrebbe raccogliere 10,9 mld di euro di premi entro l’anno.

Sul piano operativo il gruppo si ritiene ben posizionato, grazie al suo modello costruito su una parità tra riassicurazione vita e danni. Scor punta su una crescita organica annua media del 7% sul 2013-2016.

Nei danni punta ad una crescita dell’8,5% con un’ipotesi di prezzi stabili sul periodo e un combined ratio del 93-94%.

Nel vita punta ad una crescita organica del 6% con un margine tecnico del 7%.

La maggiore sfida è rappresentata dagli investimenti. Puntando su un aumento dei tassi di interesse il gruppo spera di raggiungere un rendimento superiore al 3% entro il 2016.

L’asset management rappresenta il terzo motore: Scor promette un dividento equivalente almeno al 35% degli utili realizzati nel corso dei tre prossimi anni.