FonSai contesterà il sequestro preventivo effettuato dalla Guardia di Finanza di Torino di alcuni alberghi della catena Atahotels del gruppo FonSai.
E’ quanto ha spiegato da Rimini, al Meeting di Cl, Fabio Cerchiai. “Contesteremo il provvedimento”, ha detto il presidente di FonSai, “in quanto non capiamo perché dovevano essere sequestrati, seppur in modo solo cautelativo e preventivo, beni e asset della società”.

L’operazione di sequestro delle Fiamme Gialle rientra nell’ambito dell’operazione Fisher Lange scattata nel luglio scorso che aveva portato in carcere Jonella e Giulia Ligresti, figlie dell’ex patron di FonSai, Salvatore Ligresti, oltre ad alcuni ex dirigenti del gruppo assicurativo (Emanuele Erbetta, Fausto Marchionni e Antonio Talarico) con le ipotesi di falso in bilancio aggravato, falso in prospetto e manipolazione del mercato.
“I sequestri, se il giudice lo ritiene”, ha detto ancora Cerchiai, “vadano a colpire il patrimonio della famiglia Ligresti e non quello della società e degli azionisti, compresi quelli di oggi”.
A chi gli chiedeva poi se i sequestri cautelativi potessero incidere su un eventuale processo di dismissione di AtaHotels, il presidente di FonSai ha spiegato che “allo stato non c’è un progetto di dismissione e quindi non” ha nessun impatto.
Sull’eventualità che la compagnia assicurativa possa costituirsi parte civile nell’ambito della vicenda giudiziaria della famiglia Ligresti, Cerchiai ha ricordato che “le assemblee degli azionisti hanno promosso le azioni di responsabilità contro i Ligresti. Ora tocca ai giudici accettarla. Se la società sarà ammessa, quando ci sarà il processo, chiederà di essere ammessa come parte civile”.
Sul fronte finanziario, Cerchiai ha detto che la dismissione di alcuni asset di Milano Ass. imposta dall’Antitrust come condizione imprescindibile per il via libera alla fusione tra Unipol e la galassia Premafin, “si dovrebbero concludere entro l’anno”.
“Penso che le previsioni di Cimbri” di chiudere l’operazione di cessione entro il prossimo autunno, “siano attendibili ma poi strada facendo…”, ha aggiunto Cerchiai.
“Si sta operando sulle offerte pervenute”, ha sottolineato ancora il presidente, precisando che i tecnici della compagnia bolognese “le stanno guardando, stanno iniziando gli scambi di informazioni”.
A chi gli chiedeva infine se FonSai, dopo il cambio di proprietà e il passaggio sotto il cappello di Unipol, fosse interessata a fare nuove acquisizioni nell’area dei Balcani, Cerchiai ha risposto che “ora dobbiamo consolidarci dove siamo. Abbiamo un bel percorso di consolidamento che sta andando bene. Le basi solide sono il presupposto per crescere in Italia e all’estero”.