La commissaria europea Neelie Kroes ha messo in guardia, in occasione di una conferenza sulla sicurezza informatica internazionale a Bruxelles, sulle le minacce, le vulnerabilità crescenti e la mancanza di fiducia legate ad internet e sui rischi ad esso legati.
La conferenza di un giorno è avvenuta in vista delle proposte sulla sicurezza informatica dell’Unione Europea che dovevano essere lanciate dalla commissione il 7 febbraio scorso.
Il suo discorso ha avuto luogo anche alla luce del World Economic Forum a Davos, Svizzera, che è avvenuto la settimana precedente, dove la sicurezza informatica è emersa come un tema chiave per i ceo delle aziende.
Kroes ha affermato che “ogni giorno, persone in tutto il mondo usano tecnologie digitali per ogni genere di attività, dalla comunicazione alla sanità, dal divertimento al banking. La trasformazione digitale offre una spinta a tutto: una società più forte, un’economia più prosperosa e una piattaforma per esercitare i diritti umani. Ovviamente dobbiamo assicurarci che i nostri cittadini e i nostri affari ricevano tutti quei benefici.”
Ha affermato che internet “offre una spinta alla produttività, all’innovazione e alla crescita economica e crea cinque posti di lavoro per ogni due persi”.
“È un’opportunità che non possiamo lasciarci sfuggire: dovremmo fare il possibile per raggiungere questi obiettivi. Ma le minacce e le vulnerabilità in aumento e la mancanza di fiducia rappresentano un ostacolo.”
Kroes ha citato alcuni casi noti, incluso il caso della certificazione olandese della compagnia Diginotar e, due anni fa, la termpesta Dagmar, che ha distrutto milioni di comunicazione.
Durante la conferenza si è discusso sui costi elevati dei sistemi non sicuri.
Secondo il World Economic Forum, per il prossimo decennio, c’è un 10% di possibilità che avvenga un guasto di grande portata dal valore di più di un quarto di trilione di dollari.
In solo un anno, PWC ha scoperto che tre quarti delle piccole aziende del Regno Unito, il 93% di quelli grandi, hanno subito una violazione della sicurezza informatica.
Kroes ha affermato, “Considerate che ogni violazione può costare decine di migliaia di euro; per una grande azienda dieci volte di più. E il costo delle violazioni di dati possono essere milioni, senza menzionare il danno reputazionale.”
Kroes ha dichiarato che le normative sulla sicurezza informatica dell’Unione Europea, che saranno annunciate il prossimo mese, avevano come scopo quello di regolare questioni del genere e includeranno misure per fronteggiare la lotta contro il cybercrime e per migliorare il coordinamento dell’Unione Europea.
Kroes ha affermato che il centro di cybercrime europeo, che recentemente è stato aperto all’interno dell’Europol a The Hague, “può servire gradualmente come una voce comune per il rafforzamento della legge, nella lotta europea contro il cybercrime”.
Dalla conferenza è emerso che se sempre più persone si affidano ad internet è perché si aspettano che sia sicuro.
Dall’evento è inoltre emerso che, attualmente, solo una su quattro delle aziende europee ha una politica di sicurezza ICT formale rivista regolarmente.
Anche tra le compagnie ICT, solo una su due.
Kroes ha affermato che i problemi della sicurezza informatica stanno aumentando e che il costo della non-azione è maggiore per le aziende e i governi del costo per intraprendere azioni efficaci.
“Se sempre più persone si affidano ad internet è perché si aspettano che sia sicuro. E siccome l’universo online fa parte di qualsiasi cosa facciamo, mettere in sicurezza quel mondo è essenziale per assicurare la sicurezza, la prosperosità e la libertà di una società.”