Nel suo ultimo studio sull’assicurazione a livello mondiale, l’agenzia di rating Moody’s rileva che la sua prospettiva sull’assicurazione vita è negativa, a causa della persistenza di bassi tassi di interesse e delle deboli prospettive di crescita economica.
Nel 2012 Moody’s aveva degradato i rating delle compagnia spagnole (Mapfre) e italiane (Generali) e messo sotto sorveglianza negativa Allianz, Aviva e Axa.
Per l’agenzia, i tassi di interesse al basso livello attuale pesano sulla redditività delle attività vita. Le compagnie dovrebbero tuttavia, nel 2013, limitarne l’impatto sui risultato continuando a diminuire i tassi di rendimento agli assicurati.
«Ciò nonostante, il rendimento dagli investimenti tende inevitabilmente a convergere verso i tassi minimi garnantiti e di conseguenza prevediamo un impatto più importante sui risultati dopo il 2013», sottolinea la società. Inoltre i tassi di interesse bassi spingono le compagnie ad investire in asset più rischiosi alla ricerca di rendimento, fatto che va a pesare sulla qualità del credito.
L’agenzia rileva inoltre che essendo l’assicurazione vita un contratto non obbligatorio, risente automaticamente del basso potere d’acquisto dei consumatori a causa della crisi economica.
In questo contesto Moody’s vede due alternative: prima di tutto la ricerca di spazi di crescita nei paesi emergenti, in seguito il ritiro dei prodotti a tasso garantito (ancora molto presenti nei mercati olandese, tedesco e svizzero) per passare progressivamente verso prodotti previdenziali (meno sensibili ai tassi di interesse) o attività che generano commissioni (asset management, fondi pensione).
In entrambi i casi l’evoluzione delle attività e la diversificazione locale richiede tempo.
Per contro la prospettiva di Moody’s sul settore danni mondiale è stabile.