“L’obiettivo della  strategia che presentiamo oggi è  di  trasformare Generali in un Gruppo globale in grado di competere sui mercati internazionali offrendo ai clienti  i migliori prodotti e servizi. Avremo  una  più solida e stabile  posizione  patrimoniale e un più elevato ritorno per gli azionisti.  Con il nuovo management team internazionale appena completato realizzeremo una  rivoluzione basata su disciplina, semplicità e focus. Abbiamo una chiara  strategia  e 83.000 dipendenti nel mondo impegnati  nel realizzarla in  modo efficiente”. Così il Ceo Group Mario Greco sintetizza in una nota diffusa prima della presentazione ufficiale dell’Investor Day di Londra, davanti a circa 200 analisti finanziari e grandi investitori, italiani ed esteri, la strategia di trasformazione del Gruppo per migliorare il ritorno agli azionisti e massimizzare il valore del suo business.

La nuova strategia è basata sul focus sul core business assicurativo,  sul  rafforzamento della solidità

patrimoniale e della profittabilità e su un approccio di business guidato dal cliente.

Generali si rifocalizzerà sul  core business assicurativo attraverso un’ottimizzazione della presenza geografica, sulla crescita nel  Danni e  su  una  maggiore profittabilità nel Vita.

In termini di presenza geografica, Generali punterà a:

–          massimizzare i rendimenti nei mercati maturi, tra cui Italia, Francia, Germania, Svizzera, Austria, Spagna e Repubblica Ceca;

–          rafforzare, attraverso ulteriori investimenti,  la posizione competitiva e  la redditività nei mercati ad elevata crescita: Europa Centro-orientale e Asia.

Il  business mix si sposterà verso un maggiore contributo  del Danni attraverso lo  sviluppo del segmento Infortuni & Malattie, in particolare nei mercati emergenti, e del segmento Commercial grazie alla sua presenza globale. Verrà inoltre centralizzata l’attività riassicurativa per una migliore ottimizzazione della ritenzione di rischio a livello di Gruppo e una migliore efficienza nella gestione del capitale. Il Gruppo prevede entro il 2015 di aumentare il peso del Risultato operativo danni a circa la metà del Risultato operativo complessivo (rispetto a circa il 35% al 30 settembre 2012).

Nel segmento Vita, la priorità sarà  privilegiare la profittabilità del business rispetto ai  volumi, riducendo al contempo l’assorbimento di capitale.

Una delle priorità del Gruppo è ristabilire una solida posizione patrimoniale. Generali punta a raggiungere un indice di Solvency  I di oltre il 160% entro il 2015. L’approccio di lungo termine del Gruppo è di gestire il business con un capitale e  una  leva finanziaria  adeguati ad un rating AA.  Generali otterrà questo grazie al reinvestimento degli utili, a selettive  dismissioni  di asset non-core e ad altre azioni di  capital management. Un approccio più disciplinato  genererà un maggior  cash flow dalle attuali attività con un target di oltre € 2 miliardi entro il 2015.

Il Gruppo  punta a raggiungere un  RoE operativo al 13% a regime, equivalente  a  un risultato operativo superiore a € 5 miliardi. In aggiunta al nuovo approccio  verso i clienti e all’eccellenza tecnica,  sarà adottato  un più stretto controllo delle spese. Il Gruppo punta a generare  € 600  milioni di riduzione dei costi entro il 2015. Le sinergie deriveranno da numerose aree, tra cui la riorganizzazione del business in Italia, la semplificazione e l’integrazione dei processi, la  centralizzazione delle attività di Information Technology e di altre attività di procurement.

Generali adotterà un modello di business che dà centralità al cliente per diventare l’assicuratore di riferimento nel segmento retail e affluent.  Una  migliore segmentazione della clientela, l’innovazione di prodotto e una maggiore efficacia distributiva garantiranno un’elevata fidelizzazione dei clienti.

Attraverso un approccio distributivo più efficiente e innovativo, Generali adotterà un’offerta  multicanale in linea con le esigenze del cliente:

–          sarà aumentata l’efficienza dei canali tradizionali con l’obiettivo di dedicare più tempo ai clienti;

–          nei canali diretti, il Gruppo adotterà modelli di business calibrati sulle caratteristiche specifiche dei singoli mercati, sfruttando nel contempo il suo know-how globale;

–          nuove opportunità ad elevato potenziale saranno esplorate nella  bancassurance e le attuali partnership saranno potenziate.

A questo proposito Greco ha voluto precisare: “Cerco di chiarire: non vogliamo ridurre quello che facciamo con gli agenti, ma vediamo importanti opportunità negli altri canali”.

Si completa la composizione del Group Management Committee, il  comitato internazionale per

l’individuazione delle priorità strategiche del Gruppo, con l’ingresso di Nikhil Srinivasan, che sarà il nuovo Chief Investments Officer del Gruppo. Srinivasan ha lavorato nel Gruppo Allianz dal 2003, svolgendo diversi incarichi  nell’ambito della gestione investimenti.

Più recentemente, ha ricoperto il ruolo di Group Chief Investments Officer di Allianz Investment  Management e membro dell’International Executive Committee di Allianz. Srinivasan ha studiato presso la Cambridge University e la Kennedy School di Harvard.

Carsten Schildknecht  inoltre entrerà nel Gruppo come Chief Operating Officer a partire dal 1° aprile 2013. E’ stato per otto anni Global COO della divisione di Wealth Management di Deutsche Bank e, più recentemente,  ha ricoperto la carica di COO dell’Asset e Wealth Management in Germania e di presidente del consiglio di sorveglianza di Sal. Oppenheim. Si è laureato e ha conseguito un dottorato presso la Technische Universität di Darmstadt.

Entrambe le nomine saranno sottoposte all’approvazione del Consiglio di Amministrazione.

In una breve conferenza stampa successiva alla diffusione delle prime linee guida del Piano, Greco ha sottolineato che la compagnia “non effettuerà acquisizioni nel centro est Europa e non pensa ad alcun ridimensionamento nei mercati europei maturi, vale a dire in Olanda, Svizzera e Austria”.
Circa Bsi, la controllata Banca Svizzera Italiana che le Generali vorrebbero cedere, Greco ha inoltre sottolineato che tutto procede come previsto e che “non mi attendo sorprese. Sono fiducioso che vedremo buone soluzioni di mercato per gli asset che intendiamo vendere“. Greco ha peraltro puntualizzato che “non siamo costretti a vendere a tutti i costi, per cui se non riceviamo offerte che reputeremo interessanti, ci fermeremo e valuteremo altre alternative”. Greco ha infine dichiarato che la compagnia “non ha aspettative in merito al prezzo, poiché non siamo ancora arrivati alla formulazione di offerte vincolanti”.
Il Group Ceo ha fatto poi il punto della situazione sul posizionamento in America Latina. “In Brasile non siamo ben sviluppati, tuttavia siamo interessati a crescere anche se non abbiamo piani specifici per migliorare la nostra posizione. Abbiamo un buon posizionamento in Messico grazie a un accordo di bancassicurazione con Banorte, mentre a livello locale presidiamo anche altri business. Per quanto riguarda l’Argentina, in questo periodo non è nelle migliori condizioni. Infine, reputiamo la Colombia un mercato interessante, poiché dal punto di vista economico sta crescendo bene”.

In termini di investimenti, compresa la partecipazioni ai patti di sindacato, la posizione di Greco è molto chiara. “Siamo una compagnia assicurativa e il nostro mestiere non consiste in speculare sul mercato o fare gli azionisti strategici, quanto piuttosto gestire prudentemente i nostri investimenti per controbilanciare le passività”.

Quello di azionista strategico“, ha affermato Greco nel corso dell’investor day del Leone, “non è il nostro mestiere”. 
Un riferimento alla presenza del gruppo triestino nei sindacati di blocco di alcune importanti società italiane, come Pirelli, Rcs, Gemina eTelecom Italia, storicamente legate a Mediobanca. 
La revisione del portafoglio investimenti, comprese le partecipazioni azionarie, riguarderà anche le quote azionarie più sensibili, che rimarranno dunque in portafoglio solo se avranno reali opportunità di ritorno per la compagnia. 
Approfondendo l’argomento, nel corso di un incontro con la stampa, Greco ha sottolineato che la partecipazione ai patti non è di per se da stigmatizzare, e che la presenza del gruppo in ciascun accordo sarà valutata caso per caso. 

“Nel febbraio del 2011, quando io ero altrove, il Cda della compagnia ha approvato una delibera che dice che le Generali non hanno partecipazioni strategiche e che l’unica cosa strategica è il business assicurativo”.
“Faremo il massimo che possiamo fare per valorizzare le partecipazioni nell’interesse esclusivo della compagnia”, ha detto ancora Greco, “lo faremo una per una. Non abbiamo altro in mente che valorizzare gli asset di cui disponiamo per coprire le liabilities delle Generali”.

“Siamo favorevoli a rimanere” nel Patto di sindacato di Pirelli & C. “se verrà accorciato ad un anno, altrimenti usciremo”.
“Credo, da quanto sento dire, che il Patto verrà comunque accorciato. Siamo molto positivi su Pirelli e sul valore del titolo
“, ha aggiunto. Attualmente, la compagnia triestina controlla il 4,41% del capitale di Pirelli & C.

Il ceo Group ha anche toccato l’argomento dell’aumento di capitale, sottolineando che ricorrere ad aumenti di capitale per rafforzare la situazione patrimoniale “è un’opportunità che esiste e che esisterà ancora; una leva che abbiamo a disposizione, alla quale però non si può ricorrere troppo spesso: la si usa una volta e poi per tanti anni non vi si può più ricorrere”.
Greco ha aggiunto che la nuova strategia svelata intende “sistemare la compagnia con risorse interne e creare credibilità, interesse e reputazione agli occhi degli azionisti, in modo che quando scorgeremo buone opportunità per crescere potremo andare a chiedere loro i fondi per sostenere operazioni di sviluppo. Questo”, ha concluso Greco, “è uno dei pochi gruppi italiani che possono crescere nel mondo e acquisire nuove quote di mercato. Vogliamo andare dagli azionisti e dire loro ‘lasciateci crescere ancora‘”.

Le grandi aspettative per questa giornata hanno forse lasciato delusi gli investitori, che hanno deciso  di prendere profitto sul titolo (-3,3%) dopo il recente rally in borsa.
“Stiamo lavorando per creare una società più forte a tre anni di distanza da oggi. Prendo atto che il mercato magari si aspettava reali novità” che non sono arrivate, “da questa giornata, ma ciò vuol dire che tante cose le abbiamo già fatte prima. Abbiamo sistemato la governance della compagnia, abbiamo eliminato l’incertezza su Gph e puntiamo a un focus sul core business, messaggio dato fin dall’inizio” del mio mandato, ha aggiunto ancora Greco. Secondo l’ex numero uno di Allianz, i target appena comunicati “sono seri, sensati e soprattutto raggiungibili nei prossimi anni”.