L’assemblea degli azionisti di FonSai, riunitasi ieri, ha nominato il nuovo Consiglio d’Amministrazione della compagnia, che resterà in carica fino all’assemblea che approverà il bilancio dell’esercizio in corso.

Secondo previsioni, la lista presentata dall’azionista Premafin è risultata vincitrice e porta quindi in Cda 18 rappresentanti,  tra cui il nuovo Presidente, Fabio Cerchiai. Entrano con lui nel Board anche Pierluigi Stefanini e Carlo Cimbri, rispettivamente Presidente e a.d. della nuova controllante Unipol. In lista risultano inoltre designati Ethel Frasinetti, Maria Lillà, Nicla  Picchi, Barbara Tadolini, Angelo Busani, Marco Pedroni, Vanes Galanti, Sergio Costalli, Ernesto Dalle Rive, Francesco Berardini,  Milo Pacchioni, Claudio Levorato, Marco Minella, Guido Galardi, Oscar Guidetti. I fondi portano invece in Cda un unico rappresentante,  Gianpaolo Galli.

L’assemblea ha contestualmente deciso di ridurre i compensi spettanti al Cda, che per gli amministratori vengono così decurtati a 30.000 euro (dai precedenti 50.000) e portati a 15.000 per i componenti del comitato esecutivo (50.000).

All’avvio dei lavori, il Presidente, Cosimo Rucellai, ha ricordato la figura d Massimo Pini, vice Presidente della compagnia recentemente scomparso. Erano presenti 20 azionisti, che in proprio o per delega sono possessori di 554.502.084 azioni ordinarie, pari al 60,235% del capitale sociale con diritto di voto.

Secondo quanto si apprende dalla lettura del libro soci integrata con le dichiarazioni societarie rese alla Consob, principale azionista della compagnia risulta FinSoe (41,946%, di cui 32,85% attraverso Premafin), seguita da Unicredit (6,659%), Sator Capital Limited (3,037% tramite Arepo Pr), Anima Sgr (2,408%) e Roberto Meneguzzo (2,12%, tramite Palladio Finanziaria).
Nel corso dell’assemblea, nel rispondere ad un socio che si interrogava sul rischio che con la fusione in via di definizione si perdessero le due anime di una realtà storica come Fondiaria-Sai, Emanuele Erbetta ha risposto: “Non è nell’interesse dell’azionista di maggioranza snaturare qualcosa che ha costituito la storia delle assicurazioni italiane e soprattutto non è nel suo interesse dare vita a qualcosa che non crei valore. Questo gruppo sarà la somma di tante realtà, tante culture, tante storie”.
“Sono state poste le basi per la costruzione di un forte gruppo industriale”, ha inoltre aggiunto Erbetta, che replicando a un altro azionista che chiedeva delucidazioni sul futuro del nuovo polo assicurativo, ha invitato a non basarsi sui rumor fin qui girati. “Mi discosterei da indiscrezioni giornalistiche e attenderei invece di vedere quali saranno le mosse ufficiali che via via porterà avanti il prossimo Cda.