Il Cda di Premafin “ha inviato una lettera a Unicredit, in qualità di banca agente, in cui si afferma che Premafin è totalmente adempiente”agli impegni contrattuali assunti nell’ambito del piano di ristrutturazione del debito che grava sulla holding”ed è in attesa delle risposte da parte di Ugf sui concambi”.  Lo riporta MF Dow jones Newswires.
Lo ha affermato un consigliere di Premafin lasciando la sede della Holding. In merito al documento reso noto nella notte dalla controllata FonSai, da cui emerge che la compagnia sarebbe disposta a prendere in esame l’ipotesi di una fusione a tre con Unipol e Milano Ass. che escluda l’indebitata Premafin, il consigliere ha spiegato che, per quanto riguarda la holding, “la fusione a tre non esiste. Premafin va avanti sul progetto già concordato con Unipol di una fusione a 4”.

Il Consiglio di Amministrazione di Unipol Gruppo Finanziario ha preso atto dell’articolata proposta ricevuta lo scorso 23 maggio da Premafin Finanziaria – Holding di Partecipazioni, in relazione ai valori economici della prospettata operazione di integrazione con il Gruppo Premafin – Fondiaria Sai, riservandosi ogni valutazione e decisione dopo avere effettuato i necessari approfondimenti, da svolgersi anche con l’ausilio degli advisor incaricati.
Con riferimento alle insinuanti speculazioni riprese negli ultimi giorni da alcuni organi di stampa, si legge in una nota, circa la solidità patrimoniale di Unipol Gruppo Finanziario e/o di Unipol Assicurazioni, il Consiglio di Amministrazione rimarca che le stesse sono destituite di ogni fondamento – come risulta dalla documentazione contabile certificata e pubblicamente disponibile – nonché ricorda che il Gruppo UGF presenta al 31 marzo 2012 un’eccedenza del margine di solvibilità superiore al miliardo di euro, pari a circa 1,5 volte i requisiti regolamentari richiesti.
In relazione a eventuali illazioni avanzate nell’intento di screditare il Gruppo Unipol nel contesto del progetto di salvataggio del Gruppo Premafin – Fondiaria Sai, la nota sottolinea che l’artificiosa e strumentale distorsione della reale situazione patrimoniale del Gruppo Unipol è potenzialmente idonea a provocare alterazioni delle quotazioni dei titoli Unipol. Pertanto, Unipol Gruppo Finanziario diffida chiunque dal diffondere informazioni non veritiere, riservandosi di adottare ogni più opportuna iniziativa per la tutela dei propri interessi e della corretta informazione del mercato.