Nel 2010 la raccolta totale all’estero (Paesi SEE ed Extra SEE) è stata pari a 62.090 milioni di euro (61.015 milioni di euro nel 2009), per l’86% derivanti dal lavoro diretto.
Lo si legge nella relazione annuale dell’ISVAP.
La raccolta effettuata all’estero attraverso imprese estere controllate da imprese a capitale italiano ha costituito il 96% di quella complessiva ed è passata da 52.182 milioni di euro del 2009 a 52.958 milioni di euro del 2010. I n particolare, nel 2010 la raccolta è stata prodotta per 46.555 milioni di euro nello Stato della sede legale e per 6.403 milioni di euro in l.p.s., questi ultimi interamente acquisiti in Italia nei rami vita.
I premi del lavoro indiretto raccolti attraverso le controllate sono invece passati da 6.775 milioni di euro del 2009 a 6.816 milioni di euro dell’ultimo esercizio.
La raccolta effettuata all’estero dalle sole rappresentanze generali e dalle sedi nazionali delle imprese italiane (lavoro diretto ed indiretto) è ammontata a 2.315 milioni di euro (2.058 milioni di euro nel 2009); di questi 577 milioni di euro erano attinenti al lavoro diretto (590 milioni di euro nel 2009) e 1.739 milioni di euro a quello indiretto (1.468 milioni di euro nel 2009). I l 52% della raccolta (lavoro diretto ed indiretto) è avvenuta nei Paesi dello SEE e per il 56% ha riguardato la gestione vita.
Nello Spazio Economico Europeo ha operato una rappresentanza di imprese italiana multiramo (due nel 2009: una danni e una multiramo), mentre al pari del precedente esercizio il numero di imprese attive in regime di libera prestazione di servizi è risultato essere di 24 entità, di cui 8 nei rami danni, 4 vita e 12 miste.
Nel dettaglio, la raccolta in regime di stabilimento nello SEE è stata pari a 349 milioni di euro, di cui l’86% ha riguardato la gestione danni. L’attività nello SEE (lavoro diretto) ha riguardato in modo esclusivo il Regno Unito per quanto attiene i rami vita, mentre nei rami danni la maggiore raccolta ha interessato il Portogallo (77% dei premi) seguiti sempre dal Regno Unito con una quota del 22% . La produzione in l.p.s ammontava a 850 milioni di euro circa con un’incidenza dei prodotti vita pari al 70%. Per ciò che riguarda l’area geografica dell’attività, nei rami vita (lavoro diretto) il mercato era localizzato principalmente in Francia (33%) seguita da Spagna (24%) Regno Unito (14%) e Germania (13%). Nel settore danni i principali Paesi per raccolta premi sono rappresentati dalla Germania (16%), Regno Unito (14,5%), Francia (14%) e Grecia 13%).
Nell’ambito dei Paesi extra SEE, risultavano operanti, nel 2010, 3 rappresentanze di imprese italiane, al pari del precedente esercizio (1 danni, 1 vita e 1 multiramo), e 20 imprese in libera prestazione di servizi: 6 danni, 7 vita e 7 multiramo (18 nel 2009 rispettivamente: 6 danni, 4 vita e 8 multiramo). La relativa raccolta ammonta nel complesso a 1.117 milioni di euro (241 milioni di euro nel lavoro diretto e 876 milioni di euro nel lavoro indiretto).
Nel 2010 le rappresentanze di imprese estere e le controllate italiane di imprese estere hanno acquisito in I talia nel lavoro diretto premi per 37.607 milioni di euro, pari al 30% del portafoglio diretto italiano (37.189 milioni di euro nel 2009). Nel dettaglio, l’incidenza sul portafoglio diretto italiano della raccolta effettuata dalle società nazionali controllate da soggetti esteri è stata del 21% circa (21,3% nel 2009), mentre quella delle rappresentanze di imprese SEE, è decresciuta (dal 3% del portafoglio diretto italiano nel 2009 al 1,9% nel 2010. Da ultimo, i Paesi extra SEE, che hanno acquisito attraverso le proprie rappresentanze in I talia nei soli rami danni (lavoro diretto), fanno registrare un calo nella produzione: dai 1.778 milioni di euro di premi raccolti nel 2009 ai 355 milioni di euro nel 2010.
Fonte: ISVAP