di Valeria Santoro MF-Dow-Jones
A ottobre in recupero la dinamica della raccolta da clientela delle banche in Italia, che torna positiva dopo 22 mesi in calo. Inoltre migliora la situazione dei prestiti e nei nove mesi dell’anno si registra un boom di nuovi mutui alle famiglie e nuove erogazioni alle imprese. Continua poi a salire lo stock delle sofferenze, mentre il rapporto tra sofferenze e impieghi ha raggiunto il valore più elevato dell’ultimo ventennio. È questo il quadro che emerge dal bollettino mensile dell’Abi diffuso ieri, nel quale si precisa che la raccolta da clientela del totale delle banche italiane è aumentata di circa 2,5 miliardi su base annua (+0,2%) attestandosi a 1.692,6 miliardi di euro. Prima dell’inizio della crisi, ossia a fine 2007, l’ammontare della raccolta bancaria si attestava a 1.513 miliardi ed era così composta: 1.000,5 miliardi di depositi da clientela e 512,2 miliardi di obbligazioni. Sul fronte dei finanziamenti, il totale dei prestiti si colloca a 1.814,5 miliardi (+0,2% su base annua). A fine 2007 tali prestiti ammontavano a 1.673 miliardi, segnando da allora a oggi un aumento in valore assoluto di oltre 141 miliardi di euro. Intanto però non conosce sosta la corsa delle sofferenze lorde, che a settembre hanno raggiunto quota 200,4 miliardi, ossia 2 miliardi in più rispetto ad agosto e 23,5 miliardi in più rispetto a fine settembre 2014, segnando un incremento annuo del 13,3%. In rapporto agli impieghi le sofferenze risultano pari al 10,5% a settembre, il valore più elevato dell’ultimo ventennio: valore che raggiunge il 17,4% per i piccoli operatori economici (15,6% a settembre 2014), il 17,9% per le imprese (dal 15,4% di un anno prima) e il 7,2% per le famiglie consumatrici (dal 6,7%). (riproduzione riservata)