di Elena Dal Maso
Unipol ha chiuso i primi nove mesi del 2015 con un utile netto consolidato di 594 milioni (in crescita del 37,8% rispetto al 30 settembre 2014 e superiore alle attese di Banca Imi che aveva stimato 521 milioni). L’utile del 2015 si confronta con i 431 milioni dei primi nove mesi del 2014, che comprendevano la plusvalenza per la cessione di parte del portafoglio premi di Milano Assicurazioni ad Allianz e gli accantonamenti sulla controllata UnipolBanca, superiori a quanto contabilizzato nei primi nove mesi dell’esercizio 2015. Per quanto riguarda la raccolta, il ramo danni ha registrato una flessione del 5,5% a 5,6 miliardi mentre il ramo vita è sceso del 6,8% a 6,41 miliardi. L’utile prima delle tasse del comparto assicurativo è stato di 1 miliardo (+7%), con il contributo del vita (305 milioni a fronte dei 193 milioni del 2014) che compensa il calo del danni (da 779 a 734 milioni). Inoltre bisogna segnalare che ha chiuso in utile per 8 milioni Unipol Banca (22 milioni nel 2014), che ha ridotto gli impieghi del 4,6% a 8,97 miliardi. Non è andato molto bene il comparto immobiliare, che ha chiuso questo periodo in rosso per 90 milioni (-34 milioni nel 2014) dopo 69 milioni di svalutazioni effettuate nel semestre. Torna all’utile Atahotels (4 milioni) sulla spinta delle strutture milanesi che hanno beneficiato dell’Expo in questo periodo. (riproduzione riservata)