A casse di previdenza e fondi sanitari piace l’economia reale La maggioranza detiene in portafoglio una componente di investimenti alternativi inferiori al 5% dell’intero valore del portafoglio. Ma almeno la metà dichiara di voler effettuare investimenti in strumenti alternativi entro sei-dodici mesi. È quanto emerso da un sondaggio sulle intenzioni di investimento di casse di previdenza, fondi pensione, casse sanitarie e mutue, compiuto da Valore (www.valoresrl.it), società di consulenza specializzata in servizi a fondi sanitari guidata da Stefano Ronchi, in collaborazione con Promoinside, società di mobile marketing. I dati sono stati presentati alla quinta edizione dell’Annual Event del Forum Valore tenutosi a Saturnia. In particolare nel campione di 100 enti contattati si riscontra una forte propensione verso fondi infrastrutturali e private equity (circa il 40% del totale) mentre è apparsa molto più contenuta la preferenza verso i minibond. Esiste naturalmente una diversa propensione all’investimento in economia reale da parte di fondi pensione e casse di previdenza da un lato e fondi sanitari dall’altro, ma entrambe le categorie vorrebbero dare più spazio all’economia reale, il modo più concreto investire sull’Italia, per quanto la regolazione e la fiscalità non favoriscano questi investimenti. Le maggiori difficoltà, come ha rilevato Filippo Battistini, head of institutional & fund buyers Italia di Allianz Global Investors, sorgono riguardo agli investimenti illiquidi, soprattutto di tipo infrastrutturale, dal momento che il contesto italiano non offre sufficienti garanzie agli investitori internazionali dal punto di vista regolamentare, fiscale ed amministrativo. Nel caso, osserva l’esperto, è preferibile orientarsi verso strumenti come i fondi Ucits che consentono di avere accesso a strategie alternative collegate all’economia reale. Per l’occasione Ubs Global a.m. sgr ha presentato il suo fondo che investe in strumenti di debito nel settore infrastrutture e consente alle casse di previdenza e ai fondi pensione di beneficiare fin da quest’anno del credito di imposta istituito dalla legge di Stabilità 2014. (riproduzione riservata)