di Giovanni Barbara – Partner KStudio Associato (Kpmg)
Iosco, cioè l’organizzazione internazionale delle autorità di vigilanza sui mercati finanziari, nel suo report finale prende posizione sull’educazione degli investitori in merito ai rischi di investimento. Il report punta a garantire un’adeguata informazione del mercato finanziario, fornisce interessanti prassi guida e regole d’uso per sensibilizzare gli investitori in ordine ai rischi insiti nell’odierno mercato finanziario. Basato essenzialmente sulle analisi individuati dallo Iosco Committee 8 on Retail Investors, il report dedica attenzione all’analisi dettagliata della cosiddetta cultura del rischio degli investitori, definita quale strumento principe nell’educazione finanziaria, e alla disamina delle buone prassi di nuova introduzione. In altri termini, nell’analisi delle prassi così come modulate nel report, si sottolinea l’importanza di influenzare l’attitudine e il comportamento degli investitori retail nonché di migliorarne le competenze sviluppando iniziative sulla base di una approccio pratico in risposta ai relativi bisogni. A tal riguardo si richiede di sviluppare iniziative che raggiungano i destinatari in tempo utile per l’assunzione delle decisioni di investimento e di predisporle attraverso canali differenziati in modo da aumentarne la capacità comunicativa e l’interazione fra il pubblico, non dimenticando di approntare modelli di valutazione e di misurazione ad hoc per il monitoraggio dei risultati conseguiti. Ancora: laddove rilevanti, si incoraggia lo sviluppo tanto di iniziative di educazione degli investitori che siano complementari con le corrispondenti attività di regolamentazione in modo da aumentarne l’efficacia, quanto di attività che siano al passo con lo sviluppo delle nuove tecnologie e le innovazioni all’interno dei mercati finanziari. In ultimo, si avanza la richiesta di inviare messaggi chiari e calibrati sulla base dei diversi gruppi di destinatari (principianti e investitori più esperti) e dei diversi canali di accesso alle informazioni e di utilizzare contenuti e stili di comunicazione coinvolgenti. Oltre alle cosiddette buone prassi, il report non dimentica di esaminare sia il ruolo della autorità di vigilanza in considerazione ai diversi approcci e alle diverse pratiche adottate, sia gli strumenti di vigilanza e sanzione tipici adottati dalla stessa nella regolamentazione della materia. Il documento si chiude con una raccomandazione ai membri Iosco ad adottare e sviluppare strumenti che favoriscano la condivisione di impressioni con riguardo all’evoluzione dell’educazione dei rischi di investimento. Nell’attività di regolamentazione dei mercati, Iosco mira a fornire un’adeguata educazione agli investitori anche grazie alla collaborazione del Committee, istituito nel 2013 per rivisitare tanto la letteratura di finanza comportamentale che quella di analisi dei rischi di investimento. Solo incentivando una capillare divulgazione dell’istruzione finanziaria tra autorità di vigilanza, operatori e investitori, è possibile ridurre le asimmetrie implicite nel mercato finanziario. Ora non resta che attendere che l’intervento, così come formulato, costituisca una misura capace di produrre i sui effetti nel breve periodo. (riproduzione riservata)