Nel 2015, la raccolta del ramo Vita in Italia dovrebbe crescere di un ulteriore 12-15% rispetto al 2014, mentre per il ramo Danni è attesa un’ulteriore flessione generata da un calo del 6,5% dell’Rcauto, solo parzialmente mitigata da una crescita del 2,2% attesa sugli altri rami.
Lo ha dichiarato Daniele Presutti, managing director di Accenture e responsabile dell’Insurance per Italia, Europa centrale e Grecia, nel corso della quattordicesima edizione dell’Insurance day promosso dalla società di consulenza, in collaborazione con MF-Milano Finanza.
Secondo il manager, per le compagnie italiane «si pone un problema di crescita del fatturato e occorre trovare fenomeni di sbocco», perché se è vero che «la redditività è tornata su valori a doppia cifra», è altrettanto vero che «si è ancora abbastanza lontani dal livello di redditività che gli esperti considerano ottimale, ossia circa il 13%».
L’Italia appare inoltre in ritardo rispetto agli altri paesi occidentali per quanto riguarda la «maturità digitale», indicatore creato da Accenture per cercare di condensare una serie di parametri destinati a riflettere il livello di digitalizzazione raggiunto da ogni paese nel settore assicurativo.
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