di Anna Messia
Poste Italiane si avvicina sempre di più al mercato in vista della quotazione d’autunno. Lunedì prossimo il numero uno del gruppo, Francesco Caio, assieme al direttore finanziario Luigi Ferraris volerà a New York per incontrare gli investitori istituzionali. Si tratta del primo viaggio del manager fuori dall’Europa per presentare agli investitori Usa quella che si preannuncia come una delle più importanti ipo dell’anno nel Vecchio Continente, e il gruppo starebbe valutando anche una prossima tappa a Boston.
Intanto, come anticipato dal settimanale Milano Finanza in edicola fino a venerdì 11 settembre, si parte da New York e intorno al tavolo dovrebbero esserci soprattutto investitori di lungo termine come i fondi strategici, in grado di dare stabilità alla quota di Poste Italiane che finirà sul mercato, pari al massimo al 40%. L’offerta prevede, in particolare, un tetto del 5% al possesso azionario con un’ampia quota riservata al retail e una tranche a servizio dei dipendenti. Ma l’intervento degli investitori istituzionali sarà in ogni caso determinate, compreso quello dei fondi sovrani come potrebbe essere per esempio nel caso di quello norvegese di Norges Bank, già presenti nell’azionariato di banche e compagnie di assicurazioni italiane. L’interesse del mercato per l’equity story del gruppo, che racchiude servizi di pagamento, risparmio e logistica, sembra già essere alto e all’indomani di New York, martedì 15, il vertice del gruppo tornerà di nuovo a Londra, dove era già stato a metà luglio. «L’obiettivo», ha spiegato ieri Caio a margine della presentazione del meeting Giustizia ambientale e cambiamenti climatici, «è far conoscere il piano industriale e mettere gli investitori nelle condizioni di fare le scelte più corrette». Per quanto riguarda la tempistica dell’ipo il nullaosta della Consob è previsto tra fine settembre e inizio ottobre e dopo una settimana prenderà il via l’offerta e il road show, con il debutto sul listino atteso quindi per fine ottobre-inizio novembre. «Continuiamo a lavorare secondo la tabella di marcia concordata con gli azionisti», ha ribadito ieri Caio, che ha anche sottolineato l’importanza della green strategy nel piano industriale del gruppo. Poste, ha dichiarato l’ad, ha avviato programmi concreti per ridurre l’impatto ambientale della sue attività. A oggi i principali risultati sono stati la riduzione del 17% delle emissioni del gas serra tra il 2010 e il 2014. Poste possiede oltre mille veicoli elettrici, la flotta più grande d’Italia ha sottolineato Caio, e una serie di iniziative di mobility management tra le più avanzate che consentono di risparmiare ogni anno 8 mila tonnellate di CO2. Intanto Caio nei prossimi giorni sarà anche con il premier Matteo Renzi a Cosenza per rafforzare investimento di Poste nell’unico distretto tecnologico esistente in Italia che si occupa di cyber security. (riproduzione riservata)