Piazza Affari ha premiato Credem, che ha chiuso in progresso dell’1,47% a 7,605 euro. I vertici dell’istituto, durante un incontro con gli analisti in seguito alla pubblicazione della semestrale che ha battuto le stime, si sono detti soddisfatti dei risultati e fiduciosi per il futuro, mentre non sono in vista acquisizioni.
«Vedo tutta la banca orientata e convinta nel portare avanti il nostro piano di crescita», ha detto il direttore generale Adolfo Bizzocchi. «Per me è proprio questo il principale punto di forza del gruppo: la qualità della nostra gente, il management molto affiatato.
Questo concetto non è mai tenuto nella giusta considerazione rispetto ai numeri, che hanno il vantaggio di essere oggettivi e facilmente comparabili. Anche per la seconda parte dell’anno confermiamo la volontà di restare aggressivi sull’acquisizione sia di nuovi clienti, sia di volumi». Inoltre, nei prossimi mesi, è atteso «un progressivo miglioramento del margine finanziario, sostenuto dalla crescita dei volumi». Il gruppo sta lavorando «soprattutto sui volumi, perché agire sulla forbice è difficile. I volumi ci stanno dando una mano». Nel frattempo, ha proseguito Bizzocchi, «ci stiamo ricostruendo un piccolo portafoglio di Btp: l’abbiamo fatto a cavallo tra giugno e luglio».
Sul tema caldo del consolidamento, Credem ha confermato la volontà di crescere per linee interne. «I numeri che stanno arrivando da 18-24 mesi ci confortano in questo processo», ha sottolineato il d.g. «A meno che non cambi radicalmente lo scenario, ritengo molto più vantaggioso per un gruppo come il nostro lo sviluppo in questa direzione».
Per quanto riguarda l’approvazione dei modelli avanzati, «abbiamo avuto in sede fino a qualche mese fa gli ispettori di Bankitalia, siamo ora in una fase di fiduciosa attesa». Da questa operazione, in base alle stime dell’istituto, potrebbe arrivare un beneficio di 150 punti base.
Invece la recente normativa sulle procedure fallimentari non dovrebbe avere conseguenze rilevanti «Per la verità, la riteniamo una cosa ovviamente positiva per il paese, la leggiamo positivamente perché riduce i tempi per rientrare dei beni a garanzia delle sofferenze». Comunque, ha aggiunto Bizzocchi, «non siamo interessati a grosse cessioni di crediti problematici».
Il d.g. ha dedicato un breve passaggio al personale, spiegando che sono stati inseriti in organico «giovani promettenti» che corrispondono a «nuove professionalità».
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