di Claudia Cervini
Per Banca Carige il semestre appena chiuso rappresenta un primo giro di boa. La banca ligure guidata dall’amministratore delegato Piero Montani è riuscita a tornare in utile archiviando i sei mesi con un profitto netto di 16,7 milioni contro il risultato negativo di 45,5 milioni dello stesso periodo 2014.
Il nero sull’ultima riga del conto economico si deve soprattutto alle cessioni del comparto assicurativo (Carige assicurazioni e Carige Vita Nuova) al fondo americano Apollo. L’utile delle attività non correnti in via di cessione al netto delle imposte è pari infatti a 86 milioni, mentre l’operatività corrente al netto delle imposte ha registrato una perdita di 69,1 milioni. Confrontando i conti con lo stesso periodo del 2014 va ricordato che l’istituto nei primi sei mesi dello scorso anno aveva dovuto contabilizzare 45,8 milioni di perdite straordinarie legate alla maggiore tassazione sulla rivalutazione delle quote di Banca d’Italia. Venendo ai ricavi, nel semestre il margine di intermediazione è calato del 22,2% a 302,1 milioni: un dato che risente della flessione del 20,6% del margine di interesse a 148,4 milioni. Proprio la redditività è il tallone d’Achille dell’istituto ligure, su cui Montani lavorerà in questa fase due del piano di rilancio. La banca ha fatto sapere che sono proseguite le attività previste dal piano industriale e propedeutiche al rilancio commerciale del gruppo, come la razionalizzazione della rete e la preparazione del nuovo assetto distributivo, basato sul nuovo modello a satellite, che interesserà entro il primo trimestre 2016 315 filiali.
La chiusura dell’aumento di capitale e le altre azioni di capital management hanno rafforzato la struttura patrimoniale: il Common Equity Tier 1 (phased-in) è salito al 12,3%, «significativamente superiore al target dell’11,5%, che la Bce aveva chiesto fosse raggiunto entro la fine del corrente mese di luglio», spiega la nota della banca. Il patrimonio di vigilanza (fondi propri) è aumentato da 2,3 a 3,1 miliardi, e il connessoTotal Capital Ratio è a sua volta salito dall’11,2 al 15,2%. Il management ha lavorato a una revisione del portafoglio crediti, che ha consentito la stabilizzazione di quelli deteriorati, nonché la messa in sicurezza di parte del portafoglio non performing.
L’istituto ha anche reso noto che sono proseguite le ulteriori iniziative di capital management previste dal piano industriale 2015-2019. È stato approvato il progetto di fusione per incorporazione in Banca Carige delle controllate Cassa di Risparmio di Savona, Cassa di Risparmio di Carrara, Columbus Carige Immobiliare e Immobiliare Carisa. È stato anche firmato l’accordo preliminare per la cessione del 2,2% detenuto in Icbpi in ottica di razionalizzazione delle attività non caratteristiche ed è tuttora in corso la trattativa con Apollo per la cessione della società di credito al consumo Creditis Servizi Finanziari. Intanto l’Antitrust ha comminato una sanzione di 1 milione di euro a Carige Assicurazioni, per «pratiche commerciali scorrette, in quanto aggressive». Lo ha comunicato ieri la stessa Autorità che accusa la compagnia di aver messo in atto attività scorrette per recuperare propri crediti. La pratica ha riguardato migliaia di consumatori. (riproduzione riservata)