di Luciano Mondellini
Il titolo Fca ha fatto segnare un tonfo del 6,9% a Piazza Affari, dove ha chiuso le contrattazioni a 13 euro in serata dopo essere stato sospeso nel pomeriggio per eccesso di ribasso. Il motivo di tale calo, acuito anche dalla seduta negativa di Milano (l’indice Ftse Mib ha ceduto il 3%), è legato in particolare alla notizia, arrivata nella mattinata di ieri, che il Lingotto ha raggiunto un accordo negli Stati Uniti e pagherà 70 milioni di dollari alla National Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa) sul tema delle campagne di richiamo.
Nel dettaglio, si tratta di un consent order che risolve le questioni solevate da Nhtsa riguardo all’esecuzione delle 23 campagne di richiamo cui si riferiva un ordine emesso nei confronti di Fca dall’ente il 22 maggio 2015 e l’udienza pubblica tenutasi il 2 luglio 2015.
L’ordine, ha spiegato una nota, contempla l’ammissione da parte Fcadi non aver tempestivamente fornito un rimedio efficace in tre specifiche campagne di richiamo e di non aver tempestivamente adempiuto a vari obblighi di informazione cui era soggetta in forza delle norme statunitensi. In particolare, Fca ha convenuto di eseguire in favore della Nhtsa un pagamento di 70 milioni di dollari e di spendere altri 20 milioni in azioni migliorative a beneficio del settore e dei consumatori e in incentivi volti a migliorare il grado di completamento di talune campagne di richiamo e di assistenza.
Un ulteriore pagamento di 15 milioni di dollari sarà dovuto da Fca nel caso in cui la società guidata da Marchionne non osservi talune disposizioni contenute nell’ordine. Insomma, un totale di 90 milioni di dollari di multa cui si potranno aggiungere ulteriori 15. «Identificare i difetti» nei veicoli «non è sufficiente», ha spiegato il dipartimento Usa dei Trasporti, i produttori di auto «devono risolvere i problemi altrimenti pagheranno un prezzo». In particolare il segretario ai Trasporti, Anthony Foxx, ha spiegato che Fca «ha fallito nel rispettare i suoi obblighi legali. E peggio ancora, ha fallito nel rispettare il suo più importante obbligo: proteggere la sicurezza degli americani alla guida». Per questo a Fca è stata imposta una multa record con un valore che può arrivare fino a 105 milioni di dollari. Intanto l’attenzione degli osservatori è ora fissata per dopodomani, quando l’amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne, presenterà i conti della semestrale. Marchionne darà con tutta probabilità nuove indicazioni sui piani della società, che nei prossimi mesi ha in agenda la quotazione della controllata Ferrari a Wall Street mentre il manager sta sempre lavorando a un’alleanza internazionale (riproduzione riservata)