PartnerRe apre a Exor, ma continua a preferire la fusione con Axis Capital. Il consiglio di amministrazione della compagnia di riassicurazioni americana ha deciso di aprire un tavolo negoziale con Exor, dopo avere ricevuto una nuova proposta di acquisizione da parte della holding della famiglia Agnelli.
I miglioramenti dell’offerta annunciati da Exor lunedì, hanno fatto dire al board di PartnerRe che l’ultima offerta della holding torinese «potrebbe risultare in una proposta superiore» rispetto all’accordo di fusione con Axis Capital. Pertanto il cda, pur ribadendo di ritenere migliore la transazione con Axis, ha deciso di consentire una fase di due diligence con Exor. A quest’ultima viene dunque concessa «l’opportunità di condurre una due diligence per determinare se l’attuale offerta può essere migliorata sia nel prezzo che nei termini rispetto a punti precedentemente indicati. Tuttavia il cda continua a credere che la fusione trasformativa con Axis Capital sia superiore in valore, termini e certezza della chiusura rispetto alla proposta attuale di Exor». In ogni caso il consiglio di PartnerRe, dopo un’analisi della nuova proposta di Exor, «ribadisce la sua raccomandazione agli azionisti di votare per la fusione concordata con Axis Capital» in occasione dell’assemblea del 7 agosto.
Due giorni fa la holding degli Agnelli, nel confermare l’offerta vincolante per PartnerRe, aveva annunciato la distribuzione agli azionisti ordinari della compagnia Usa di un dividendo straordinario di 3 dollari ad azione prima del perfezionamento. La cedola si aggiunge alla proposta confermata da 137,50 dollari interamente in contanti, portando a 140,50 dollari il corrispettivo unitario in denaro complessivo di Exor per gli azionisti ordinari.
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