di Mariangela Pira
Il settore assicurativo europeo potrebbe essere il prossimo boccone degli investitori cinesi. I segnali ci sono già, come spiega l’ultimo report di Dagong Europe, intitolato «Gli investimenti cinesi in Europa – Assicurazioni», dal quale emergono cifre interessanti, tra queste il fatto che la Cina avrebbe toccato nel 2014 il picco storico degli investimenti in istituzioni finanziarie all’estero. Il rapporto fa il punto sui principali sviluppi e sui fattori di crescita degli investimenti oltreconfine da parte cinese nelle istituzioni finanziarie, focalizzandosi sulle recenti attività di m&a che hanno coinvolto gli investitori cinesi all’estero e in particolare nelle assicurazioni del Vecchio Continente. «Il 2014 segnerà un momento importante per gli investimenti cinesi all’estero, e la Cina toccherà un picco di 120 miliardi di dollari», spiega Linas Grigaliunas, direttore della ricerca sulle istituzioni finanziarie di Dagong Europe, «e ci aspettiamo che continuino a crescere di più del 60% nel 2015-2016». «Questa crescita», precisa Grigaliunas, «è guidata soprattutto dalla liberalizzazione del mercato cinese e da politiche che incoraggiano le imprese cinesi a investire all’estero». Quanto all’Europa, dal report emerge come gli investimenti cinesi nel continente abbiano anche in questo caso toccato un picco di 18 miliardi di dollari nel 2014. La crescita si rispecchia totalmente nel settore assicurativo. Spiega Grigaliunas «grazie alle grandi dimensioni, alla diversità e competenza tecnica, all’aumento di emissioni di bond di alto rating, questo mercato ha davvero tutti i numeri per attrarre investitori cinesi strategici». L’apertura di alcuni settori da parte di Pechino è l’ultimo tentativo di dare forma a una governance economica globale che riequilibri meglio l’influenza di Paesi come gli Stati Uniti. (riproduzione riservata)