di Anna Messia
Non sarà un investimento di 500 milioni. Le cifre in ballo sembrano decisamente più contenute, dell’ordine di qualche decina di milioni. Forse 40 o più probabilmente 50 milioni di euro, che Generali è pronta a investire in una banca iberica al fine di rafforzare la presa sulla Spagna e sull’Europa, dando così concretezza al piano annunciato all’ultimo investor day di Londra dal group ceo, Mario Greco, che vuole sviluppare la compagnia soprattutto nel Vecchio Continente.
La banca in questione è il Banco di Credito Cooperativo Spagnolo, controllato al 90% da Cajamar, storico partner bancario di Generali in Spagna. Proprio oggi il Banco di Credito cooperativo riunirà l’assemblea per deliberare un aumento di capitale di 300 milioni, cui si aggiungerà l’emissione di un prestito obbligazionario convertibile di 200 milioni. Per un totale, appunto, di 500 milioni. La stampa spagnola nei giorni scorsi, anticipando l’operazione, aveva ipotizzato che Generalisottoscrivesse l’intero importo, che avrebbe consentito al Leone di arrivare al 33% della banca. Ma a ridimensionare le cifre in gioco era stato lo stesso Greco, che a Londra aveva parlato di un investimento pari «forse a meno di un decimo» dei 500 milioni ipotizzati dalle indiscrezioni, confermando però allo stesso tempo di essere in Generali «lieti di sviluppare ulteriormente il rapporto con Cajamar».
L’alleanza del Leone con la banca spagnola è iniziata nel 2004 nel ramo Vita per essere poi estesa, nel 2009, anche al comparto Danni, con la creazione di due joint venture.
Nel tempo l’alleanza si è rafforzata, anche perché a crescere è stata la stessa banca, che negli ultimi anni ha avuto un ruolo da protagonista nel processo di aggregazione delle casse rurali spagnole, accorpandone circa una ventina. Oggi le polizze Generali sono collocate in tutti i 1.300 sportelli della banca e a fine 2014 l’alleanza con Cajamar, con 304 milioni di euro di premi, è arrivata a pesare per il 12,8% sul fatturato totale di Generali Spagna, che distribuisce anche tramite agenti e broker. Proprio l’anno scorsoGenerali nel Paese ha raggiunto i migliori risultati della sua storia, chiudendo il 2014 con un risultato operativo di 282,8 milioni (+4,8% sul 2013) e un utile netto di 230 milioni (+15,4%). Oggi il Leone occupa l’ottava posizione del mercato assicurativo iberico, e l’intenzione è ovviamente quella di crescere ancora, anche grazie alle alleanze bancarie. Anche perché il settore sta vivendo una nuova fase di fermento visto che il governo di Mariano Rajoy, con l’approvazione di Fmi e Bce, sta spingendo per un’altra ondata di aggregazioni delle casse rurali. Anche in quest’ottica si potrebbe leggere l’interesse di Generali per Cajamar. Commentando l’andamento dello scorso anno e la crescita dei premi nel primo trimestre (+0,5% in particolare per la crescita del Danni, salito del 3,3%) l’amministratore delegato di Generali Spagna, Santiago Villa, aveva dichiarato che «le joint venture bancassicurative saranno importanti nei prossimi anni», aggiungendo che «quella con Cajamar cresce bene». (riproduzione riservata)