Si rafforza la collaborazione tra banche e Polizia per contrastare i fenomeni di frode informatica. È stata rinnovata la convenzione per incrementare l’efficacia delle attività di prevenzione e repressione delle minacce e dei crimini informatici nell’ambito delle operazioni bancarie.
L’accordo, che ha valore triennale, rafforza la già consolidata e proficua attività di controllo e contrasto messa in campo congiuntamente da banche e Polizia di stato contro la criminalità informatica nel settore dei servizi bancari on line e dei mezzi di pagamento elettronico.
Attraverso il contatto diretto e l’interscambio di studi, analisi e ricerche tra il consorzio Abi lab e la Polizia postale sarà possibile prevenire e reprimere, con maggiore tempestività ed efficacia, il fenomeno delle truffe a danno dei clienti su Internet.
«Attraverso la Convenzione per la prevenzione dei crimini informatici nel settore bancario italiano», ha detto Giovanni Sabatini, direttore generale dell’Abi, «è possibile attuare la migliore difesa della clientela dei servizi e dei sistemi bancari e finanziari.
Il cybercrime rappresenta una minaccia complessa e sempre mutevole, all’espansione dell’utilizzo dei canali on line si accompagna infatti l’aumento dei rischi e la sofisticazione degli attacchi cibernetici».
Dall’indagine del consorzio Abi lab, risulta che il settore bancario sta contrastando sempre di più il fenomeno del crimine informatico. Oltre il 97% dei tentativi di frode è stato interrotto. Solo un accesso all’Internet banking ogni 1,7 milioni ha determinato una perdita di denaro.
Non si rilevano casi di frode associati agli specifici servizi erogati attraverso il canale di mobile banking. Grazie alle azioni di contrasto e prevenzione da parte del settore bancario e da un’attenta attività di sensibilizzazione della clientela, nel 2014 il fenomeno delle frodi informatiche sui canali digitali è stato efficacemente controllato e ridimensionato.
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