Una significativa riduzione, per le imprese, dei costi complessivi dell’attività. Un vantaggio per un ridotto uso della carta. Una maggiore rapidità ed efficacia nelle comunicazioni con i clienti. Un processo assuntivo del ramo rc auto più snello, sollevando, nel contempo, gli assicurati dall’adempimento, fino ad oggi a loro carico, di consegna dell’attestato di rischio all’assicuratore, in sede di stipula del contratto.
Il tutto creando anche uno strumento per contrastare le frodi collegate con la falsificazione degli attestati cartacei.
Sono i contenuti e gli obiettivi del regolamento n. 9 del 19 maggio 2015, messo a punto dall’Ivass (l’organismo di vigilanza sulle assicurazioni) recante la disciplina della banca dati attestati di rischio e dell’attestazione sullo stato del rischio.
Con l’emanazione del Regolamento si conclude la prima fase del progetto «dematerializzazione dell’attestato di rischio». È prevista una seconda fase che consentirà – spiega una nota – di passare dall’attestato di rischio cosiddetto «statico» (che fotografa la situazione corrente) all’attestato «dinamico», generato nel continuo dal sistema, così da renderlo più aggiornato, ancora più efficace per il contrasto dei fenomeni elusivi, meglio armonizzato rispetto alle situazioni degli altri paesi Ue.