Dividendi in crescita progressiva, miglioramento dell’utile operativo e del risultato netto, parola fine scritta sul fronte delle svalutazioni, focus sul business e non più sulla finanza e una sostanziale disponibilità a valutare l’introduzione del voto maggiorato nello statuto.
Queste, in sintesi, le indicazioni che i vertici delle Generali hanno fornito agli azionisti in occasione dell’assemblea di bilancio. La riunione è durata poco più di quattro ore, necessarie, oltre che per approvare i conti dell’esercizio 2014, anche per deliberare la distribuzione di una cedola unitaria di 60 centesimi e confermare nel cda Flavio Cattaneo in sostituzione di Paolo Scaroni.
All’avvio dei lavori era presente, in proprio o per delega, il 46,29% del capitale sociale della compagnia, che tra i soci rilevanti vede ancora come principale azionista Mediobanca (13,254%), seguita dalla Delfin di Leonardo Del Vecchio, salita leggermente al 3,169%, e da Blackrock, che ha depositato una partecipazione del 2,61%. Complessivamente si è registrata un’ulteriore crescita dei fondi esteri che hanno preso parte alle assise, saliti al 20,97% dal 15,28% registrato lo scorso anno.
L’amministratore delegato Mario Greco, in attesa del nuovo piano d’impresa che sarà illustrato a Londra il 27 maggio, si è limitato ad annunciare che saranno applicati «i principi degli ultimi anni, vale a dire fare cose semplici ed essere molto disciplinati». Ma il punto chiave, tra le righe, è il passaggio «dagli aspetti finanziari a quelli di business», raccogliendo i frutti del lavoro svolto negli ultimi due anni. Il numero uno del Leone ha ribadito l’impegno «ad aumentare la redditività ai nostri soci nei prossimi anni, proseguendo sul percorso avviato: sappiamo di dover continuare a migliorare il dividendo della società». Le cedole annuali da riconoscere ai soci, salite nel corso dell’ultimo esercizio, sono destinate ad aumentare ancora dopo la profonda riorganizzazione effettuata dall’ex numero uno di Allianz: «Il confronto con altre compagnie del settore ci dice che siamo molto competitivi sulla generazione dell’utile operativo, ma che dobbiamo migliorare su quello del risultato netto. Vogliamo aumentare progressivamente di anno in anno la cedola e intendiamo farlo in maniera sostenibile per non doverci trovare poi nella condizione di doverla ridurre. Facciamo quindi nostra l’esigenza di aumentare il dividendo: dateci tempo e lo porteremo in linea con il mercato».
Fra gli altri temi che hanno tenuto banco c’è stato quello del voto maggiorato, che garantisce ai soci stabili da almeno due anni un maggior peso rappresentativo al voto assembleare. L’argomento era stato sollecitato nei giorni scorsi dal presidente Gabriele Galateri, che ieri al termine dell’assemblea ha precisato: «È un discorso che va analizzato a fondo e che va giudicato nelle circostanze. Soprattutto, va deciso poi dagli azionisti. Il che, naturalmente, non impedirà agli organi preposti all’interno della compagnia di approfondire a dovere l’argomento, prima che i soci vengano chiamati a esprimersi».
A piazza Affari il titolo Generali ha guadagnato il 2,34% a 17,48 euro.
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