di Valerio Testi
Dopo gli eccellenti dati di raccolta comunicati da Banca Generali e Finecobank, ieri è stata la volta diAzimut e Mediolanum. La prima in marzo ha messo a segno un saldo di 521 milioni portando la raccolta netta nel primo trimestre dell’anno oltre quota 1,3 miliardi. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato ha raggiunto 33,1 miliardi, di cui 29,4 miliardi fanno riferimento alle masse gestite. «Il dato di raccolta di marzo rafforza il trend positivo di inizio anno e ci permette di conseguire, escludendo consolidamenti derivanti da operazioni straordinarie, il secondo miglior trimestre della nostra storia», osserva Pietro Giuliani, presidente e ceo diAzimut. «Per quanto sia prematuro fare previsioni su come proseguirà l’anno, le premesse per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti appaiono favorevoli». Per quanto riguarda invece Banca Mediolanum, la raccolta netta è stata di 375 milioni, portando la raccolta complessiva da inizio anno a 1,041 miliardi. In particolare, la raccolta netta dei fondi comuni è risultata positiva per 0,513 miliardi, di cui 273 milioni ascrivibili al servizio MyLife. «La raccolta netta di fondi e unit linked sui livelli record del primo trimestre 2015 (1,192 miliardi), che significa una crescita del 53% su base annua, è conseguenza», commenta l’ad Massimo Doris, «della nostra capacità di dare soluzioni di valore a una clientela messa in difficoltà da un mondo di tassi a zero». (riproduzione riservata)