di Anna Messia
Rbm Salute punta al podio nel settore delle polizze malattie in Italia e, con questo obiettivo in mente, ha appena raddoppiato il capitale sociale, portandolo da 20 a 40 milioni di euro. La compagnia assicurativa guidata da Marco Vecchietti è del resto già oggi al secondo posto nel mercato.
Con premi di circa 280 milioni è subito alle spalle di Generali Assicurazioni e tra i suoi clienti ci sono 120 tra i più importanti fondi sanitari integrativi e casse di assistenza operanti in Italia. E’ il caso del fondo sanitario del gruppo Rai, del piano sanitario del gruppo Equitalia o ancora del fondo sanitario del personale non dirigente del gruppo Fiat . Ma la compagnia è anche specializzata nel settore bancario, dove assicura la maggior parte degli istituti di credito presenti sul territorio, come Unicredit o Casdic, la cassa di assistenza integrativa del settore del credito. «L’operazione di aumento di capitale ha una duplice valenza», spiega a MF-Milano Finanza il presidente di Rbm Salute, Roberto Favaretto, «da una parte mostriamo ai clienti la nostra solidità finanziaria, con un indice di Solvency I al 260%, tra i più alti del mercato, dall’altro serve a dare sostenibilità finanziaria alla crescita e in quest’ottica potrebbe quindi non essere l’ultima ricapitalizzazione». Del resto un’altra iniezione c’era già stata a inizio 2013, quando il capitale era stato portato a 20 milioni e ora, dopo la forte crescita dei premi nel 2014, è arrivato il raddoppio.
L’anno scorso il bilancio è stato chiuso con un utile netto di 15 milioni (in netto aumento rispetto ai 5 milioni del 2013) e i premi hanno sfiorato 270 milioni, con un incremento del 50% rispetto all’anno prima. «Puntiamo a crescere ancora e per questo tutti gli utili raggiunti finora non sono stati distribuiti ma sono stati mantenuti in azienda per sostenerne lo sviluppo», aggiunge il presidente, «per l’anno in corso l’obiettivo è raggiungere premi per 340 milioni».
Rbm Salute, la ex Dkv Salute, è stata rilevata nel 2011 da Rb hold spa, società della famiglia Favaretto. A vendere l’intero capitale è stato il colosso riassicurativo mondiale Munich Re, che ha continuato a lavorare con la compagnia, insieme ad altri riassicuratori come Swiss Re. Ma Rb hold, negli anni, è arrivata a controllare anche altre società, con un fatturato complessivo che ha raggiunto 400 milioni, impiegando più di 800 lavoratori. La holding controlla in particolare Previnet, società leader di mercato nella gestione dei fondi pensione (lavora per 220 fondi), per conto dei quali si occupa del servizio amministrativo (come il calcolo del nav), ma opera anche per compagnie di assicurazione, nella gestione dei loro portafogli o ancora per occuparsi dei sinistri.
Oltre a Previnet la holding controlla anche Previmedical, specializzata nell’offrire servizi di outsourcing ad assicurazioni, fondi e casse di assistenza, nel ramo infortuni e malattia. Previmedical ha anche messo in piedi il più ampio network di strutture sanitarie convenzionate sul territorio nazionale, tanto che oggi è la più grande centrale d’acquisto di prestazioni sanitarie private. Insomma, una gruppo focalizzato nel settore della sanità, che si occupa però anche di fornire servizi a compagnie assicurative e fondi e che punta a crescere ancora velocemente. «In questo comparto la presenza di masse importanti e di economie di scala è fondamentale per raggiungere la profittabilità», conclude Favaretto. E per quest’anno il gruppo punta ad aumentare il fatturato a circa 500 milioni, con un crescita significativa rispetto ai 400 milioni di euro con cui si è chiuso il bilancio dello scorso anno. (riproduzione riservata)