di Valerio Testi
Banca Generali ha chiuso il 2014 con un utile netto di 161 milioni, in crescita del 14%. Al risultato, informa la società, hanno contribuito in maniera determinante la significativa espansione nelle masse gestite dalla Banca e gli investimenti effettuati per garantire la sostenibilità della crescita negli anni futuri.
A fine dicembre le masse si attestavano a 36,6 miliardi, +26% rispetto all’anno precedente, equivalenti a una crescita in valore assoluto di 7,5 miliardi nell’anno. Il margine d’intermediazione è aumentato a sua volta del 14% a 419,2 milioni grazie alla crescita delle commissioni ricorrenti, di riflesso all’incremento delle masse in gestione. La posizione patrimoniale a fine 2014 registra un eccesso di capitale di 157,9 milioni, pari al 44% del totale dei fondi propri secondo le indicazioni di Basilea 3. Quanto ai ratios patrimoniali 2014 (calcolati sulla base della nuova normativa di Basilea 3 e pertanto non pienamente omogenei con i ratios dell’esercizio precedente) il Tier 1 Capital ratio si è attestato al 12,2% (dal 14,2% nel 2013) e il Total Capital ratio al 14,2% (dal 14,8% nel 2013). Il totale dell’attivo di gruppo a fine 2014 era pari a 6,14 miliardi, con una contrazione del 7% che riflette il progressivo ridimensionamento delle attività di finanziamento promosse dalla Bce (Ltro). Agli azionisti andrà un dividendo unitario di 98 centesimi per azione, in pagamento dal 21 maggio, rispetto a quello di 0,95 pagato l’anno prima. Quanto alle prospettive del 2015, Banca Generali ravvisa per i prossimi mesi «uno scenario molto positivo per a crescita del nostro modello di business». (riproduzione riservata)