di Andrea Di Biase
Via libera da parte delle assemblee speciali dei portatori di azioni di risparmio UnipolSai di categoria A e B alla conversione in titoli ordinari. Come ampiamente previsto alla vigilia, gli azionisti di risparmio B hanno approvato l’operazione proposta dal consiglio di amministrazione della compagnia guidata da Carlo Cimbri a larghissima maggioranza, considerato che gran parte di questa categoria di titoli è in portafoglio alla holding UnipolGruppo Finanziario (Ugf).
Nel dettaglio, era presente in assemblea il 79,94% delle azioni e i voti favorevoli alla conversione sono stati pari all’87,56% del capitale presente. Le risparmio B (+0.66% a 2,446 euro a Piazza Affari), che in borsa ormai viaggiano allineate alle ordinarie (+0,41% a 2,46 euro), saranno convertite nel rapporto di un titolo ordinario, avente godimento regolare, per ciascun titolo rnc B, senza pagamento di alcun conguaglio. I possessori di questa categoria di titoli che non avessero concorso all’approvazione della conversione potranno esercitare il diritto di recesso entro quindici giorni dalla data di iscrizione della relativa deliberazione assembleare nel registro delle imprese. Il valore di liquidazione delle azioni di risparmio B oggetto di recesso è stato determinato in 2,238 euro per ciascuna titolo. Meno scontato era invece l’esito dell’assemblea dei portatori di rnc A. Tuttavia la delibera presa lunedì per continuare a portare avanti il contenzioso con la società, in relazione all’accorpamento di questa categoria di titoli ex Fondiaria-Sai nell’estate del 2012, ha convinto molti a votare sì alla conversione.
Presente il 43,81% delle risparmio A, l’assemblea ha dunque votato a favore della proposta del cda con il 95,42%. Anche in questo caso gli azionisti dissenzienti potranno esercitare il diritto di recesso, fissato a 228,272 euro per azione, sostanzialmente in linea con ieri (228 euro in rialzo dell’1,79%). Dopo la conversione delle risparmio A e B il numero totale di azioni ordinarie di UnipolSai salirà a 2.780.508.781 con un incremento di circa il 5%. I possessori di azioni di risparmio che eserciteranno il diritto non riceveranno tuttavia alcun dividendo sul bilancio 2014. Secondo le stime del consenso il dividendo 2014 è atteso a 0,16 euro per l’azione ordinaria con un rendimento intorno al 6,9%; a 6,5 euro per l’azione di risparmio A (yield del 3%), mentre non è disponibile un consenso per l’azione di risparmio B. «Il dividendo è sostenibile se consideriamo anche il Solvency 1 ratio al 173% a fine settembre 2014», hanno osservato gli analisti di Banca Akros. «Secondo la stima del consenso, la valutazione relativa di UnipolSai sulla base del multiplo prezzo-utile 2015 sembra allineata alla media dei competitor italiani: 9,8 volte per UnipolSai contro le 10,1 volte dei competitor. Riteniamo, comunque, che la conversione sarà in grado di semplificare la struttura del gruppo, migliorandone anche la liquidità». Lunedì Cimbri ha inoltre aperto alla possibilità di introdurre il voto plurimo. «Riteniamo che un’eventuale approvazione potrebbe favorire in futuro l’accorciamento della catena di controllo con la fusione tra Unipol Gruppo Finanziario eUnipolSai portando a una diluizione dei diritti di voto per gli azionisti di controllo di Unipol Gruppo Finanziario, Finsoe e altre cooperative, inferiore a quella che si avrebbe senza la nuova norma», ha ipotizzato un analista di una sim milanese. (riproduzione riservata)