Dicembre 2014 ha fatto registrare una forte impennata di domande di mutui, presentate dalle famiglie italiane agli istituti di credito, con un +30,6% rispetto allo stesso mese del 2013 che, a sua volta, si era caratterizzato per un segno positivo. Nell’arco dei 12 mesi, la domanda di mutui ha fatto segnare una crescita del 15%, dopo tre anni caratterizzati dal segno meno, a conferma del consolidamento di un progressivo recupero verso i volumi pre-crisi, per altro ancora ben distanti.
Il dato emerge dall’ultimo aggiornamento del Barometro Crif.
L’importo medio dei mutui richiesti nel 2014 è ulteriormente calato, attestandosi a 124.346 euro, rispetto ai 127.328 euro del 2013, confermando un trend in contrazione, che perdura da diversi anni, sia a causa della diminuzione del prezzo di acquisto degli immobili, sia per la tendenza a privilegiare soluzioni che gravino il meno possibile sul bilancio famigliare.
L’importo medio dei mutui richiesti nel 2014 è calato del 9,7% rispetto ai valori del 2008, prima della crisi. Per la durata, è stata la classe tra i 25 e i 30 anni a risultare la preferita (26,8%), seppur in calo dell’1,5% sul 2013.
Relativamente alla domanda di prestiti da parte delle famiglie (nell’aggregato di prestiti personali e prestiti finalizzati), invece, la variazione è stata ancora negativa. Se in dicembre ha fatto registrare un +10,6%, tuttavia, la variazione della domanda ha mantenuto il segno negativo, con un -2%, sintomo di un quadro congiunturale che risulta ancora fragile.
Nel 2014, il numero di richieste di prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi auto e moto, arredo, elettronica ed elettrodomestici, ma anche viaggi, spese mediche, palestre) ha fatto segnare un -4,1% annuo. La domanda di prestiti personali ha invece registrato una crescita, seppur lieve, del +0,5%.
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