di Anna Messia
Il 2014 è stato un anno di triplo record per Banca Mediolanum. Dicembre, con 583 milioni di raccolta, è stato il miglior mese nella storia dell’istituto della famiglia Doris, e anche il risultato in fondi comuni il mese scorso (619 milioni) è stato il più alto di sempre. Come pure i 4,8 miliardi raccolti in fondi nell’intero 2014 (+10%). «Il 2014 è stato un anno che ha superato le nostre aspettative», commenta Massimo Doris, vicepresidente di Mediolanum e amministratore delegato di Banca Mediolanum , «dopo un 2013 che era già stato da record e sono convinto che anche il 2015 sarà un buon anno». Ma davanti all’industria, dice anche Doris, sta per aprirsi una sfida importante. «I rendimento del 2014 sono stati sostenuti da un buon andamento delle performance dei prodotti obbligazionari, grazie alla discesa dei tassi d’interesse», spiega, «e i flussi dei risparmiatori si sono indirizzati, in maggioranza proprio verso quei prodotti». Nel 2015 i rendimenti dei fondi obbligazionari sono però destinati a ridursi, secondo il numero uno di Banca Mediolanum , e la sfida per il settore sarà riuscire a convincere i clienti della necessità di aumentare il perso delle azioni nei propri portafogli. «Ovviamente utilizzando sempre fondi comuni e diversificando i propri investimenti in settori e Paesi diversi», aggiunge Doris, «ma solo aumentando il peso delle azioni i risparmiatori continueranno ad essere soddisfatti dei rendimenti dei propri investimenti e manterranno la fiducia verso il settore, anche nel 2016». (riproduzione riservata)