di Francesca Gerosa
Assicurazioni sotto i riflettori del mercato dopo il monito dell’Istituto di controllo assicurativo (Ivass) che ha chiesto alle compagnie italiane prudenza sui prossimi dividendi da pagare agli azionisti e sui bonus riconosciuti ai manager, come anticipato ieri da MF-MilanoFinanza. «La lettera dell’Ivass ha confermato la nostra impressione che, anche se i risultati degli stress test sulle compagnie italiane erano nel complesso in linea con la media europea, le stesse dovrebbero mantenere un forte focus sulla solidità della loro posizione patrimoniale», hanno dichiarato ieri da Banca Imi. «Tuttavia non riteniamo che le nostre stime sulle cedole delle compagnie siano a rischio, in quanto sono sostanzialmente in linea con la politica dei dividendi delle aziende che, a nostro avviso, sono coerenti con la necessità di un rafforzamento patrimoniale».
L’Ivass ha messo in guardia il settore dalle incertezze che riguardano i nuovi requisiti patrimoniali europei di Solvency 2 che entreranno in vigore il 1° gennaio 2016. «Anche se crediamo che Solvency 2 sia impostata per essere molto benigna, evidenziamo che c’è ancora una questione aperta per quanto riguarda la potenziale richiesta di capitale sui debiti sovrani europei», osservano gli analisti di Kepler Cheuvreux.
Anche se è improbabile, a detta degli esperti di questa banca d’affari, ciò potrebbe colpire soprattutto le compagnie assicurative italiane e spagnole, che sono naturalmente sovrappesate sulle obbligazioni nazionali e che potrebbero essere penalizzate da questa regola.
Sotto i riflettori ci sarebbe in particolare UnipolSai . «Tra le compagnie italiane sotto la nostra copertura ci aspettiamo i seguenti payout ratio: Generali 45%, UnipolSai 74%,Unipol Gruppo Finanziario 46% e Cattolica Assicurazioni 53%. Queste percentuali riguardano principalmente le dichiarazioni espresse dalle stesse aziende o assumendo livelli sostanzialmente in linea con l’anno passato», precisano a Kepler Cheuvreux. «Se la notizia fosse confermata, potrebbe essere un problema in particolare perUnipolSai e di conseguenza per Unipol Gruppo Finanziario che paga i dividendi usando prevalentemente il denaro che arriva da UnipolSai ». In ogni caso gli esperti della banca d’affari non vedono molto valore tra le compagnie italiane. A parte Cattolica Assicurazioni , non coperta con un rating, gli analisti hanno un atteggiamento prudente sulle compagnie italiane: danno un consiglio reduce sia UnipolSai siaUnipol Gruppo Finanziario, la meno apprezzata nel settore. La compagnia italiana più apprezzata è inveceGenerali , che ha ricevuto un rating hold. «Se la notizia fosse confermata, la compagnia triestina non dovrebbe avere alcun problema a pagare i dividendi, dato il payout più basso all’interno del campione». Le azioni del comparto preferite da Kepler Cheuvreux sono Aegon (buy e target price a 7,60 euro), Allianz (buy e target price a 151 euro), Swiss Re (buy e target price a 95 franchi svizzeri), Zurich Insurance (buy e target price a 320 franchi svizzeri)». (riproduzione riservata)