Unicredit e la compagnia assicurativa inglese Aviva si preparano a incassare 100 milioni di euro dalla loro joint venture nel Vita, Aviva spa, che l’anno scorso, collocando polizze tramite gli sportelli della banca e i promotori finanziari di Xelion, ha raggiunto un giro di affari di quasi 1,3 miliardi. L’operazione avverrà tramite la riduzione del capitale della società, da 429,7 a 247 milioni di euro, con la distribuzione, quindi, di 182,7 milioni. L’intervento è già stato autorizzato dall’Ivass, mentre a novembre scadrà il termine dei 90 giorni per eventuali opposizioni dei soci creditori. Il piano prevede in particolare che dei 182,7 milioni di euro che torneranno ai due soci, 100 milioni saranno spartiti in proporzione alle rispettive quote, ovvero 51 milioni Aviva (che ha il 51%) e 49 milioni Unicredit (che detiene il 49% restante). Mentre gli 82 milioni di euro restanti saranno distribuiti in natura, ovvero con l’assegnazione di azioni di Aviva Vita, la joint venture tra Aviva e Ubi di cui Aviva Spa (e quindi indirettamente Unicredit) possiede il 50%. Con il via libera definitivo alla distribuzione dei 182,7 milioni, Aviva deterrà direttamente il 25,5% di Aviva Spa e Unicredit avrà il 24,5%, con il 50% restante in mano ad Ubi. Aviva è stata tra prime società di origine anglosassone a entrare in Italia, nel 1989, lanciando proprio la partnership con Unicredit e anticipando il boom della bancassicurazione Vita che si sarebbe registrato negli anni a venire. Ad aprile scorso, alle prese con un profondo riassetto che ha coinvolto in prima linea anche l’Italia, Aviva ha deciso di semplificare le partecipazioni nella Penisola e di prolungare gli accordi con i due soci storici, ovvero Unicredit (per altri 5 anni) e Ubi (dal 2015 al 2020). Il riassetto per Aviva comporterà un esborso di 25 milioni di sterline, e prevede anche la fusione di Aviva Previdenza in Aviva Life e di Aviva Assicurazioni in Aviva Italia, mentre le relazioni indirette tra Ubi e Unicredit saranno sciolte. In quest’ambito va inquadrata l’operazione su Aviva spa, mentre per quanto riguarda la partnership con Ubi l’intenzione della compagnia, è arrivare a detenere l’80% delle due joint venture (Aviva Vita e Aviva assicurazioni Vita), con la banca che scenderà al 20%. Già ad aprile scorso i soci avevano riunito l’assemblea di Aviva spa per distribuire addirittura 329,7 milioni (145 milioni subito) e lasciare un capitale di 100 milioni. Ma l’Ivass ha alzato la guardia e i due partner hanno deciso di rivedere il piano di riassetto, riducendo la posta in gioco. (riproduzione riservata)