di Andrea Giacobino
Giovanni Consorte prova a raddrizzare i conti di Intermedia Holding, imponendo una forte cura dimagrante alla merchant bank da lui creata e di cui è presidente. Qualche giorno fa è stato depositato il progetto di fusione per incorporazione in Intermedia Holding della controllata Iruam e di Andromeda Immobili, Cartagena Immobili, Cassiopea Immobili e Trigone Immobili che a loro volta sono controllate da Iruam.
Con queste cinque fusioni, tutti gli asset immobiliari del gruppo che erano stati allocati in veicoli a parte, vengono riportati in capo direttamente alla holding. «L’operazione», si legge nel progetto, «rientra nel processo avviato da Intermedia Holding di riorganizzazione societaria finalizzata a ottenere, anche tramite la riduzione del numero delle società del gruppo, la diminuzione dei costi gestionali e la semplificazione dei flussi finanziari. L’operazione consentirà inoltre di conseguire notevoli vantaggi operativi derivanti dall’unificazione dei processi decisionali».
Iruam, già subholding del mattone di Consorte, detiene asset immobiliari per 35,4 milioni tra i quali spiccano due grossi edifici, uno a Bologna e uno a Roma, gravati da mutui per oltre 24 milioni. Nel 2013 la società ha perso 4,8 milioni, frutto di una serie di svalutazioni proprio sulle quattro controllate che hanno chiuso tutte l’esercizio in perdita e tra le quali spicca il rosso di 1,3 milioni segnato da Trigone Immobili. Il 2013 di Intermedia Holding si è chiuso con una perdita lievitata a quasi 48 milioni di euro dal passivo di 14,2 milioni del precedente bilancio. (riproduzione riservata)