Il presidente dell’Ania, Aldo Minucci, è tornato a ribadire la necessità di contrastare con maggiore fermezza le frodi nel campo delle assicurazioni Rc Auto e ha chiamato in causa il governo che, se volesse, «potrebbe risolvere la questione in mezza giornata con un decreto». Nel suo intervento in occasione del XIII Insurance Day organizzato da Milano Finanza, per giustificare il costo più elevato dei premi Rc Auto in Italia rispetto agli altri paesi Ue, il top manager ha infatti puntato il dito contro «i diversi criteri per valutare le lesioni a livello biologico a seguito di incidenti stradali, che in Italia non vengono fissati normativamente, ma sono invece lasciati alla discrezionalità dei tribunali».
Il codice delle assicurazioni ha infatti previsto da oltre sette anni, l’approvazione di nuove tabelle di risarcimento per le cosiddette macro lesioni, iter che tuttavia si è arenato innumerevoli volte e non è ancora arrivato a compimento. Minucci ha ricordato come l’aver introdotto misure più restrittive per i colpi di frusta ha portato a una forte diminuzione delle richieste di risarcimento.
«Abbiamo fatto tante proposte al governo, non complicate da realizzare, come restringere il campo di chi viene ammesso a testimoniare in caso di incidente stradale. C’è chi lo fa per professione e sbuca fuori dopo 5-6 mesi dall’accaduto», ha infatti spiegato Minucci, ricordando come l’Ania abbia anche proposto di restringere a una rete di carrozzerie convenzionate alle compagnie «la valutazione dei danni da incidente.
Proposte che tuttavia al momento non sono state accolte. In caso di effettiva approvazione di queste tabelle, l’Ania ha stimato un’ulteriore diminuzione del 3% del costo dei premi annui. Nell’ambito del convegno, il managing director insurance Italia, Cee, Russia, Turchia di Accenture, Daniele Presutti, ha indicato che il mercato assicurativo è in crescita dell’1% a livello globale, con una netta differenziazione tra le economie avanzate, +0,3% e quelle emergenti, +7%.
Per l’Italia, «il ramo Danni è in calo del 5%, in netta controtendenza rispetto a quanto accade in Germania e Francia». Per l’Rc Auto, c’è stato «un forte calo dei prezzi, -4,5%».
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