di Manuel Costa
Cresce l’attesa per il cda di Unicredit di oggi e in particolare per le decisioni che potrebbero essere prese per il futuro di Pioneer Investments. La banca guidata da Federico Ghizzoni è vicina all’accordo con Santander asset management, secondo quanto riportato dal Financial Times. L’intesa porterebbe alla nascita di una delle maggiori società di gestione in Europa, con più di 300 miliardi di euro di patrimonio.
Santander asset management è controllata al 50% da due fondi di private equity Usa, Warburg Pincus e General Atlantic. Grazie all’operazioneUnicredit potrebbe aumentare i ratio patrimoniali, a pochi giorni dai risultati di asset quality review e stress test della Bce.
Nei punti dell’ordine del giorno comunicato ai consiglieri di Unicreditnon sarebbe esplicitamente prevista la trattazione del dossier relativo alla possibilità di cedere una quota del 50% di Pioneer a un investitore esterno, anche se un aggiornamento sullo stato dell’arte potrebbe arrivare all’ultimo punto dell’odg del consiglio che prevede le comunicazioni da parte dell’amministratore delegato. Il ceo diUnicredit, Federico Ghizzoni e la cfo Marina Natale, coadiuvati dagli advisor Morgan Stanley e BofA, sono da tempo al lavoro sul dossier. Sul tavolo di Unicredit sarebbero giunte in tutto tre offerte sponsorizzate da private equity. La prima è stata presentata da Advent supportato da Goldman Sachs e Mediobanca, la seconda da Cvc/Gic (il fondo sovrano di Singapore già presente in Italia, tra l’altro, con una quota del 17,68% di Sintonia, holding infrastrutturale della famiglia Benetton) assistiti da Deutsche Bank e infine quella di Santander asset management seguita da Ubs.
La vendita del 50% della società di risparmio gestito dovrebbe essere finalizzata con una valorizzazione del 100% del capitale pari a 2,5-2,7 miliardi di euro. L’impatto stimato sul common equity tier 1 di Unicredit sarebbe positivo per 10-20 punti base. A Piazza Affari ieri il titolo Unicredit ha perso lo 0,63% a 6,26 euro, contenendo le perdite rispetto a quelle del listino Ftse Mib (-1,43%) dopo che Jp Morgan ha confermato l’azione tra le top pick su cui puntare tra le banche europee. (riproduzione riservata)