Mantenere un’auto rappresenta sempre più un peso per il portafogli. Basti pensare che le spese per una vettura di media cilindrata si aggirano attorno a 4.500 euro l’anno. Costi difficili da sostenere in tempi di crisi, che stanno aprendo la strada ad alcune soluzioni alternative, come il buy-back, il car sharing e il noleggio a lungo termine, che non implicano più necessariamente la proprietà dell’auto.
Occhio, però, a valutare bene pro e contro.
Caro auto sempre più pesante. Secondo il Libro Bianco sulla mobilità e i trasporti di Eurispes, le spese relative all’auto incidono per il 13% sul reddito medio netto delle famiglie italiane (una quota che sale al 25% in caso di possesso di più vetture). Per mantenere un’auto di media cilindrata si spendono infatti in media circa 4.500 euro l’anno tra manutenzione, assicurazione, bollo, parcheggi e pedaggi autostradali. A questi vanno aggiunti i costi esterni, ovvero quelli indiretti legati all’uso del mezzo, come inquinamento (acustico e atmosferico) e incidentalità. Per un totale di circa 750 euro l’anno.
Il buy-back. Uno scenario che sta aprendo la strada ad alcune soluzioni alternative al semplice acquisto. Tra queste c’è il buy-back, ossia una formula di vendita in cui è possibile pagare a rate una parte del prezzo della vettura per due o tre anni e in seguito scegliere se tenerla, restituirla o acquistarne una nuova. In genere, all’acquirente del veicolo viene richiesto un anticipo in contanti che può oscillare dal 10 al 30-40% del prezzo dell’auto. Una parte del rimanente viene pagata attraverso un finanziamento, in genere della durata di due o tre anni, con rate mensili di importo piuttosto contenuto. Al termine del periodo stabilito, il cliente può scegliere se tenersi l’auto pagando la cifra rimanente; restituirla alla concessionaria, senza pagare l’importo restante e ottenendo un valore minimo garantito stabilito nel contratto di finanziamento per acquistarne un’altra con lo stesso sistema o in alternativa restituire la vettura senza saldare la rata finale. Si tratta di una formula disponibile solo per le vetture nuove, interessante per chi cambia l’auto spesso, il cui vantaggio principale è far pagare al cliente solo la parte di auto che utilizzerà. Da valutare però con attenzione in base alle proprie esigenze e alle singole offerte. Tenendo anche conto di aspetti come tasso di interesse del finanziamento, chilometraggio previsto per contratto e costi extra in caso di sforamento, condizioni per la restituzione della vettura. Sul fronte dell’offerta, per fare qualche esempio, Fiat, Alfa Romeo e Lancia offrono la possibilità di avvalersi di questo sistema su tutta la gamma. Mentre nel caso di Citroën è attivo per i modelli C3, C4, DS3 DS4 e DS5.
Il noleggio a lungo termine. Una delle alternative all’acquisto è invece il noleggio a lungo termine, formula che permette di utilizzare un’auto senza acquistarla, in passato utilizzata soprattutto dalle aziende per le proprie flotte, ma che adesso inizia a essere presa in considerazione anche da privati e liberi professionisti.
Come funziona? La soluzione prevede in genere la stipula di un contratto che può andare da un minimo di due anni fino a un massimo di cinque. È previsto il pagamento di un canone mensile che varia a seconda di diversi fattori, come chilometri che si prevedono di effettuare e tipologia di vettura. Quest’ultimo include inoltre i costi per bollo, manutenzione e assicurazione, a eccezione di quelli per il carburante. Tra i vantaggi spicca la possibilità di ridurre le incombenze legate alla gestione della vettura. Se inoltre in passato la formula non aveva conquistato i privati per motivi legati ai costi, adesso le case automobilistiche stanno iniziando a proporre soluzioni con canoni «all inclusive» e in cui è possibile pagare a tempo o a chilometri per conquistare anche questa fascia di clienti.
Il car sharing. Infine, tra le varie soluzioni alternative all’acquisto si può optare per il car sharing che permette di utilizzare un’automobile su prenotazione. Una formula che sta prendendo piede in molte città, a cominciare da Milano e Roma dove sono attivi i servizi di Car2go, Enjoy e Twist. Sul fronte dei costi, il risparmio è dalla parte delle vetture in condivisione. La spesa oscilla infatti dai 25 ai 29 centesimi tutto compreso per ogni minuto di utilizzo. Il servizio è semplice da utilizzare: è possibile cercare la vettura più vicina tramite app dedicate per gli smartphone. Una volta individuata e prenotata, si hanno 30 minuti per raggiungerla; è possibile usarla per tutto il tempo necessario e poi lasciarla in strada, necessariamente però in città o nell’immediato hinterland.
La scelta va comunque valutata con attenzione in base ai propri bisogni, considerato che non tutti hanno le stesse esigenze di trasporto, a cominciare dalle famiglie con figli o con genitori anziani.
© Riproduzione riservata