di Andrea Di Biase
Promossa dagli analisti dopo la presentazione dei conti semestrali, anche gli operatori di Piazza Affari, pur in una giornata turbolenta per i mercati finanziari a causa delle vicende del Banco Espirito Santo, hanno dato il proprio apprezzamento ai risultati raggiunti finora da Mario Greco e dalla sua squadra.
Il titolo del Leone ha chiuso la seduta con un rialzo del 2% a 15,63 euro (dopo essere arrivato a guadagnare anche il 3%) a fronte di un calo del FtseMib dell’1,52%. In mattinata il gruppo triestino aveva annunciato un utile netto semestrale di 1,07 miliardi di euro (-0,5%), dopo la svalutazione della quota nella russa Ingosstrakh per 190 milioni e l’impatto negativo per 113 milioni dalla cessione di Bsi, ma con un risultato operativo in crescita del 9,5% a 2,5 miliardi. Raggiunto in anticipo e superato un altro dei target del piano al 2015, quello del Solvency Ratio, salito al 162% dal 141% di fine 2013. Proprio questo traguardo permetterà al gruppo di svincolarsi dal pay-out del 40% che si era prefissato per favorire la patrimonializzazione e di aumentare quindi la politica di dividendo. «Un risultato operativo forte, superiore al consensus», scrivono gli analisti di Bank of America-Merrill Lynch, rilevando che sono oltre le attese anche la nuova produzione vita e il combined ratio. Non è stato all’altezza delle previsioni invece l’utile netto, ma questo a causa delle svalutazioni one-off. BofA si aspetta poi che il payout salga al 50% entro il 2015 contro il 35% dello scorso anno. Per Jp Morgan Cazenove «la qualità dei risultati è buona» e va oltre le attese sia nel vita che nel danni. Sono inoltre «incoraggianti» le prospettive. «Trend molto solidi in tutte le divisioni», commenta Barclays che è overweight sul titolo. Deutsche Banksottolinea i progressi fatti sui target e il potenziale per un aumento del pay out. Anche per Banca Imi i risultati diGenerali sono solidi ed è rassicurante il messaggio che giunge dalla crescita dell’utile operativo. Berenberg evidenzia «la trasformazione» in corso e i forti progressi nei target. Per Keefe Bruyette Woods, i robusti risultati «rafforzano la fiducia nel piano di ristrutturazione e dovrebbero piacere al mercato dopo la recente underperformance del titolo». Più cauti invece gli esperti di KeplerCheuvreux, che confermano il giudizio «hold» sul titolo del Leone con target price a 15,7 euro: «I risultati operativi sono buoni», commentano gli analisti della casa d’affari, «soprattutto grazie alla bassa sinistralità». «Tuttavia», continuano gli esperti di KeplerCheuvreux, «difficilmente aggiorneremo le stime sui prossimi anni a causa della caduta libera di tassi di interesse (soprattutto in Italia), che potrebbe impattare sui proventi finanziari».
Rimangono invece con giudizio «underperfom» ma con target price a 17 euro gli analisti di Mediobanca Securities, che fanno notare come il risultato operativo del ramo danni (1,03 miliardi), pur essendo superiore al consensus, che si attendeva 978 milioni, è inferiore alle attese degli esperti di Piazzetta Cuccia, che si attendevano un risultato operativo di 1,05 miliardi. Superiore alle attese di Mediobanca Securities, invece, il risultato operativo del segmento vita e sei servizi finanziari. (riproduzione riservata)