Sace ha chiuso i primi sei mesi con un utile netto sceso a 212,4 mln, -32%, soprattutto a causa del risultato della gestione finanziaria, della riduzione del patrimonio netto (da 5,9 a 4,8 mld) e del dividendo straordinario di 1 miliardo di euro distribuito all’azionista lo scorso dicembre. I premi lordi sono saliti invece a 132,2 mln, +13,4%. I sinistri si sono attestati a 201,9 milioni di euro, in forte crescita rispetto ai 95,1 mln del 2013, riferiti in larga parte a indennizzi corrisposti ad aziende italiane per esportazioni in Iran.
Il risultato del conto tecnico si è attestato a 388,5 mln, più che raddoppiato rispetto ai 169,9 al 30 giugno 2013, in buona parte per effetto dell’andamento positivo delle attività di recupero crediti.
Il portafoglio di operazioni assicurate è stato di 35,1 miliardi, +3,7%, influenzato soprattutto dal peso crescente dei mercati avanzati e dei principali emergenti, dove il made in Italy conta su un forte posizionamento. Molte le destinazioni africane, tra cui Angola, Mozambico e Kenya.
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