Mediobanca ha un patto più leggero, caratterizzato dalla scomparsa della storica suddivisione dei soci in gruppi. Lo ha deciso ieri il Patto di sindacato di piazzetta Cuccia. Fino a ora, l’accordo vedeva una ripartizione nel patto tra soci A (banche), B (soci industriali) e C (soci esteri).
Dopo l’ultima revisione del patto, le banche (Unicredit e Mediolanum) sono ferme al 12,03%, il gruppo B che raccoglieva il 19% è sceso al 12,02% e il gruppo C dei soci francesi è sceso dal l’11% al 6,4%.
La scomparsa dei gruppi vedrà come primo singolo azionista Unicredit, seguito da Vincent Bolloré, dal gruppo Mediolanum, dal gruppo Benetton (2,16%) e da partecipazioni al di sotto della soglia rilevante. Quanto a Bolloré, ha incrementato al 7,01% la partecipazione. Deteneva in precedenza il 6,4% e aveva già ottenuto il via libera per incrementare il proprio peso nella merchant milanese fino all’8%.
Il Patto tornerà a riunirsi, dopo la pausa estiva, il 29 settembre per redigere le liste dei candidati al nuovo cda. Ieri, la discussione dei pattisti è proseguita sulla ripartizione del nuovo consiglio. «Ci vogliono almeno 8 indipendenti, oltre ai 5 manager interni che sono già bloccati e a un consigliere che spetta alle minoranze», ha spiegato una fonte, aggiungendo che i soci ragionano «su un cda a 16-18 membri».
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