Di Manuel Costa
Banca Generali, il braccio operativo del Leone di Trieste nel wealth management, ha raggiunto con Credit Suisse un’accordo per l’acquisizione delle attività di private banking in Italia relative ai segmenti affluent e upper affluent dell’istituto elvetico. L’operazione consiste nel trasferimento di un ramo d’azienda comprensivo, tra l’altro, dei contratti di agenzia di circa 60 promotori di Credit Suisse Italy, cui sono riconducibili a oggi masse in gestione per oltre 2 miliardi di euro.
Il corrispettivo si attesterà in un range compreso tra 47 e 50 milioni e sarà determinato alla data di efficacia dell’operazione, prevista per novembre. Banca Generali, approfittando delle condizioni favorevoli di mercato con i tassi ai minimi, finanzierà l’acquisizione in larga parte con un prestito e per il residuo con mezzi propri. «Si tratta di un’operazione coerente con la strategia di posizionamento perseguita da Banca Generali nel segmento retail con focus sul private banking in Italia», spiegano gli analisti di una primaria casa d’affari. Per gli esperti il «rischio principale» è però legato «alla possibile uscita di promotori verso concorrenti come successo negli ultimi mesi per il Credit Suisse in attesa di una soluzione definitiva per la business unit, indicata come non strategica dal gruppo (come anticipato da MF, ndr)». «Questo rischio», viene tuttavia sottolineato, «è tuttavia ridotto dal closing a novembre».
Il costo dell’operazione, viene fatto notare, «è in linea con quello medio del reclutamento» e consentirà all’istituto guidato da Pier Mario Motta di accelerare «la crescita delle masse di circa il 6,4% rispetto agli asset in gestione esistenti». Ipotizzando un costo del debito intorno al 3% e una redditività netta delle masse inferiore alla media di Banca Generali e intorno a 40-50 punti base, secondo gli analisti l’operazione potrebbe dunque migliorare gli utili attesi per il 2015 di circa il 3%.
Intanto Generali Vietnam Life, la filiale nel ramo Vita aperta dalla compagnia triestina nel Paese asiatico, ha aperto una terza sede di rappresentanza a Bien Hoa City, nella provincia di Dong Nai. Si tratta del terzo ufficio dopo quello di Hanoi e di Ho Chi Minh e servirà a offrire una più ampia gamma di prodotti assicurativi al mercato vietnamita. Di recente Generali ha firmato un accordo di bancassurance con l’istituto vietnamita Techcombank rafforzando ancora di più la sua presenza nel Paese asiatico. Generali ha un ufficio di rappresentanza in Vietnam dal 2009 ma ha iniziato a espandere la presenza nel Paese nel 2011, quando ha ricevuto dal ministero delle Finanze vietnamita la licenza a operare nel ramo Vita. Generali Vietnam Life Insurance Company è detenuta al 100% da Generali. In borsa il titolo del Leone di Trieste ha chiuso la seduta di ieri con una flessione dell’1,99% a 15,28 euro. Le azioni di BancaGenerali hanno invece terminato le contrattazioni in ribasso dell’1,54% a 20,44 euro. (riproduzione riservata)