di Tommaso Ferrari

 

Si è conclusa con successo l’offerta globale di vendita finalizzata alla quotazione in borsa di FinecoBank, banca diretta multicanale del gruppo Unicredit. La capitalizzazione della società guidata da Alessandro Foti, calcolata sulla base del prezzo di offerta di 3,7 euro per azione, sarà pari a 2,243 miliardi di euro. 
Complessivamente, includendo l’offerta pubblica e il collocamento istituzionale, sono pervenute richieste per oltre 609 milioni di azioni da parte di 46.534 richiedenti con una domanda complessiva che ha superato di 2,9 volte l’offerta. L’inizio delle negoziazioni è previsto per oggi e sempre per oggi è fissato il pagamento delle azioni.

Nell’ambito dell’offerta pubblica sono pervenute richieste per 118,7 milioni di azioni da parte di oltre 46 mila soggetti, mentre dal collocamento istituzionale sono pervenute richieste per 490,4 milioni di azioni da parte di 155 richiedenti. Nell’ambito dell’offerta globale di vendita sono state assegnate 209,1 milioni di azioni a 10.287 richiedenti. Tali azioni sono rivenienti per 181,8 milioni dalla vendita da parte dell’azionista venditore e per 27,3 milioni dall’esercizio integrale dell’opzione di over allotment.

I coordinatori dell’offerta sono Ubs Investment Bank e Unicredit Corporate & Investment Banking che, insieme aMediobanca, agiscono anche in qualità di joint bookrunner. Unicredit Corporate & Investment Banking è inoltre responsabile del collocamento per l’offerta pubblica. 
Mediobanca agisce anche come sponsor. Gli advisor legali incaricati sono Bonelli Erede Pappalardo e Cleary Gottlieb Steen and Hamilton per FinecoBank, Linklaters per i joint global coordinator e i joint bookrunner.

A Piazza Affari, intanto, il titolo Unicredit è salito ieri del 2,45% a 6,265 euro. Dall’ipo diFinecoBankUnicreditincasserà dai 673 ai 774 milioni, a seconda che venga collocato solo il 30% del capitale o che venga esercitata la greenshoe, con il collocamento di un altro 4,5% del capitale. Il capital gain sarà di 360-410 milioni. Grazie a questa plusvalenza, Piazza Cordusio incrementerà il Core Tier 1 ratio (indice di solidità patrimoniale) di 14-16 punti base, portandolo al 9,61-9,63%.

Diversamente da FinecoBank, Pioneer è un asset del gruppo Unicredit che al momento non ha operazioni in vista, nemmeno un’eventuale cessione di una quota di minoranza dell’asset manager, secondo quanto ha detto ieri il vice direttore generale, Paolo Fiorentino. Sempre secondo Fiorentino, le trattative per la cessione di Uccmb potrebbero non chiudersi in tempo per il cda del 5 agosto che esaminerà i conti semestrali. Quanto alla cessione di Unicreditcredit management bank (Uccmb), che gestisce i crediti non performanti del gruppo, il top manager ha dichiarato di essere attualmente in una «fase calda» del processo e di essere intenzionato ad analizzare tutte le opzioni in essere. Tutto, quindi, dipenderà dalla qualità delle proposte e non dai tempi: la chiusura della trattativa entro il cda diUnicredit di inizio agosto «non è scontata». (riproduzione riservata)