Pagina a cura di Valerio Stroppa  

 

Tasse più alte sulle rendite finanziarie per abbassare quelle su famiglie e imprese. Dal prossimo 1° luglio il prelievo fiscale su depositi, interessi e capital gain sale dal 20 al 26% (eccezion fatta per i titoli di stato, che continueranno a scontare il 12,5%). A partire da quest’anno, però, il tessuto produttivo nazionale potrà contare su un’aliquota Irap più leggera: per la generalità dei contribuenti si passa dal 3,90 al 3,50%, per le società che gestiscono servizi e opere pubbliche dal 4,20 al 3,80%, per le banche dal 4,65 al 4,20%, per le assicurazioni dal 5,90 al 5,30%. Rinviate alla manovra di stabilità per l’anno 2015, invece, le correzioni strutturali al bonus 80 euro, soprattutto per quanto riguarda le famiglie monoreddito con due o più figli. È quanto prevede il dl n. 66/2014, che ha incassato ieri la fiducia della camera con 342 voti a favore e 201 contro e che oggi sarà convertito definitivamente in legge. Montecitorio si è espressa sullo stesso testo varato in prima lettura dal senato, senza emendamenti o articoli aggiuntivi. Cambia anche il regime delle entrate riscosse dal ministero degli esteri. A cominciare dalla pratica per l’ottenimento della cittadinanza italiana, sulla quale si applicherà un diritto consolare di 300 euro. La relazione tecnica del governo evidenzia che «gli atti di riconoscimento hanno visto negli ultimi anni una crescita esponenziale, che renderebbe irragionevole mantenere la gratuità della relativa pratica amministrativa». Per i passaporti, invece, si pagherà di più al momento del rilascio (circa 118 euro contro gli 85 attuali), ma sparirà la concessione governativa di 40,29 euro da applicare annualmente in caso di utilizzo del documento fuori dal territorio Ue: un intervento che genererà un risparmio per i viaggiatori abituali, mentre nel bilancio dello stato vi sarà «una sostanziale invarianza di gettito» secondo l’esecutivo. Incrementato, infine, il plafond delle risorse finanziarie a disposizione degli enti pubblici che hanno debiti nei confronti di terzi.

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