di Giovanni Barbara – partner KStudio associato (Kpmg)
Novità dall’Ivass (l’Autorità di vigilanza del settore assicurativo) in materia di organizzazione, procedure e controlli interni per la prevenzioni delle frodi nel settore assicurativo. Si tratta di un problema sottostimato a causa delle frodi sommerse, perpetrate ma non scoperte e accertate. Nel ramo Rc auto l’incidenza dei sinistri connessi con fenomeni criminosi sull’importo dei sinistri è circa il 2,5% e il 2% sul numero di sinistri (con punte del 7,3 e dell’8,9% in Campania). Destinatari delle disposizioni sono le compagnie di assicurazione che, a seguito della lettera al mercato del 21 maggio, dovranno dotarsi entro 30 giorni di un referente interno per l’attività antifrode. Nel mirino dell’Authority un migliore contrasto e prevenzione alle frodi, ma anche la misurazione del fenomeno. Il documento dispone che il referente, dotato di indirizzo di posta elettronica certificata, sarà il responsabile degli adempimenti connessi con le comunicazioni e l’informativa da fornire all’Authority, compresi quelli riconducibili all’istituendo Archivio informatico integrato. Dovrà inoltre rivestire tale ruolo anche nei confronti degli organi di Polizia giudiziaria operanti sul territorio e sarà il destinatario delle richieste di informazioni da questi inoltrate, quando non diversamente disposto. L’Archivio informatico integrativo avrà l’obiettivo di analizzare, elaborare e valutare, in tempi rapidi, tutte le informazioni e la documentazione ricevute dalle imprese di assicurazione e dagli intermediari assicurativi. Grazie alla predisposizione dell’Archivio l’Ivass potrà così segnalare in tempo reale alle imprese di assicurazione e all’Autorità giudiziaria preposta i profili di anomalia riscontrati, invitandole a fornire informazioni in ordine alle relative indagini già avviate, ai relativi risultati e alle querele eventualmente presentate. L’obiettivo è individuare i casi di sospetta frode, ma anche stabilire un meccanismo di alert preventivo.