di Anna Messia
In questi mesi è occupata a realizzare la mega-acquisizione nel brokeraggio assicurativo italiano. Ma dopo aver chiuso l’integrazione con le attività di Gpa (in concordato preventivo), di cui a fine 2013 ha perfezionato l’affitto del ramo d’azienda raggiungendo un fatturato di 60 milioni, Assiteca, il principale gruppo italiano di brokeraggio interamente privato, sarà pronto a scommettere anche sulla crescita di Assiteca sim arrivando a detenere il 25% del capitale.
Si tratta della ex Cofin sim, rilevata nel settembre 2012 da Altair srl (società controllata al 51% da Alessandro Falciai e al 49% da Roberto Russo) e di cui Assiteca ha già preso una quota del 10%. La società, guidata da Roberto Russo, ha contestualmente cambiato nome in Assiteca sim, a dimostrazione delle sinergie con il gruppo di brokeraggio fondato da Luciano Lucca e per valorizzarne le caratteristiche di indipendenza. «Il nostro è un progetto innovativo in cui offriamo ai clienti un servizio di consulenza indipendente con investimenti in titoli e non in fondi, senza alcun conflitto d’interesse», dice Russo. «Il modello sta avendo un successo oltre le nostre previsioni». Assiteca Sim, che opera secondo i principi del cosiddetto «value investing», ha raggiunto il pareggio di bilancio e masse per 93 milioni contro i 53 milioni di fine 2013. A occuparsi della consulenza ai clienti è direttamente Russo, che vanta un’esperienza ventennale nel settore finanziario. «Il bacino offerto da Assiteca sono 4 mila aziende e 14 mila clienti», dice Russo. «I nostri clienti possono usufruire dei loro servizi assicurativi e loro della nostra consulenza finanziaria. Lavoriamo in sinergia ma ovviamente nessuno dei due interviene nell’ambito di competenza dell’altro». L’opzione di Assiteca a salire fino al 25% del capital sociale della società di intermediazione mobiliare scadrà nel settembre del 2015 e il prezzo sarà definito in base ai valori di mercato correnti. «Se non avesse avuto l’impegno di Gpa, Assiteca avrebbe probabilmente già esercitato l’opzione», conclude Russo. (riproduzione riservata)