di Oscar Bodini MF-DowJones

Le sanzioni pecuniarie comminate dalla Consob sono più che triplicate nel 2013 rispetto all’anno precedente. È uno dei dati emersi oggi dalla Relazione annuale dell’Authority per la vigilanza sui mercati. In particolare, la Consob ha reso noto che nel 2013 sono stati adottati 142 provvedimenti finali relativi ad altrettanti procedimenti (183 nel 2012), di cui 135 conclusi con l’applicazione di sanzioni (162 nel 2012). L’importo totale delle sanzioni pecuniarie è stato di circa 32,5 milioni di euro, più che triplicando i 10 milioni del 2012 e più del quadruplo dei 7,8 milioni del 2011. Sempre nel 2013 la Consob ha assunto 14 provvedimenti sanzionatori per market abuse, di cui cinque per abuso di informazioni privilegiate e nove per manipolazione di mercato. Tra i procedimenti più significativi, le multe inflitte all’ex patron di FonSai, Salvatore Ligresti, e ad alcuni suoi collaboratori per manipolazione operativa sul titolo Premafin. Secondo le ricostruzioni degli ispettori di Giuseppe Vegas, i corsi dei titoli dell’ex holding erano stati artificiosamente sostenuti tra novembre 2009 e settembre 2010. Sempre su Premafin e per lo stesso meccanismo era stato sanzionato, per poco meno di 3 milioni di euro, anche il finanziere bretone Vincent Bolloré. Per Jonella Ligresti invece una sanzione di 1,3 milioni per manipolazione dei titoliFonSai. Altre pene consistenti sono state inoltre elevate al finanziere Alessandro Proto (4,5 milioni di euro) per aver ripetutamente diffuso informazioni false al mercato circa l’attività su titoli come Generali, Rcs e Telecom Italia, e ai Burani per il crack dell’omonima casa di moda. In tutto, dieci indagini hanno dato luogo alla trasmissione di relazioni all’Autorità Giudiziaria, di cui nove relative a ipotesi di manipolazione.

 

Altro dato che balza all’occhio nella Relazione è l’aumento delle segnalazioni di operazioni sospette: 231 nel 2013 (erano state 208 nel 2012), di cui 184 provenienti da soggetti vigilati italiani. Il 58% di tali segnalazioni è riconducibile all’abuso di informazioni riservate, il 35% a manipolazione e il restante 7% a condotte che integrano entrambe le fattispecie. Gli strumenti finanziari oggetto di segnalazione sono stati azioni nell’83% dei casi, seguite da bond (10%) e derivati, covered warrant e combinazioni di più strumenti (7%).

È stata inoltre autorizzata la pubblicazione di 1.099 prospetti informativi (1.043 nel 2012); di cui 517 riconducibili a emissioni di bond (due di società non finanziarie e 515 di emittenti bancari), 104 si riferiscono a covered warrant e certificates e 478 a Oicr. La Consob ha inoltre approvato tre prospetti di ammissione a quotazione sul listino: Moncler, Moleskine e Savino del Bene (poi ritirata a seguito di insufficienti adesioni all’offerta, ndr). Sempre nel 2013 sono stati avviati accertamenti su due banche, contro 5 procedimenti analoghi aperti l’anno precedente, e 6 sulle Sim, in calo dagli 8 del 2012. In tutto, i fari accesi su società quotate a Piazza Affari sono diminuiti a 12 (da 16). Infine, per la prima volta l’Authority guidata da Vegas ha avviato due indagini su altrettante associazioni di azionisti. (riproduzione riservata)